Merito e meritocrazia: cosa ne pensava Andrea Canevaro, il padre della pedagogia speciale
Pochi mesi fa, all’indomani della morte di Andrea Canevaro avvenuta il 26 maggio scorso, la rivista comune.info aveva ripeso una vecchia intervista al noto pedagogista bolognese fondatore della pedagogia speciale in Italia (in realtà Canevaro era nato a Genova, ma tutta la sua attività professionale si era svolta a Bologna e in Emilia-Romagna).
Nel corso dell’intervista, curata da Emilia Di Rienzo, si parlava molto della questione del merito, ed è per questo che ne riproponiamo qualche passaggio.
“Merito – spiegava Canevaro – è una parola molto utilizzata, soprattutto nel suo derivato meritocrazia. Uno li obiettivi, e uno dei vanti, di un certo modo di proporre un progetto politico fa riferimento alla necessità di restaurare i principi meritocratici. Che, nella corruzione delle parole, sono intesi come meriti da confermare”.
“Ma – avvertiva il pedagogista – c’è chi nasce fortunato, e chi nasce sfortunato. Secondo questo presupposto, i principi meritocratici possono …..