Personalizzare i piani di studio? Bagni (Cidi): “C’è da capire cosa vuol dire” D’Auria (MCE): “Non è così che si combatte la dispersione scolastica”

Aula scolastica

Sulla questione della personalizzazione dei piani di studio di cui ha parlato il Ministro Valditara nel corso di una intervista al Corriere abbiamo raccolto anche l’opinione di due importanti associazioni di insegnanti, Cidi e MCE.
Sentiamo cosa dicono.

“Che vuol dire una personalizzazione più incisiva dei piani di studio?” si chiede Beppe Bagni, presidente del CIDI che aggiunge: “Se vuol dire garantire a ciascun studente il percorso più adatto per lui è il solito trucco per offrire agli studenti più deboli un’istruzione più debole. Se invece significasse un’articolazione del curricolo in modo da garantire un minimo spazio di scelta legato agli interessi di ogni studente meriterebbe tutt’altro giudizio”.

Anna D’Auria, segretaria nazionale MCE, fornisce anche qualche dato: “In piena crisi democratica – (il 36% degli italiani alle ultime elezioni si è astenuto al voto; 109.725 abbandoni nella scuola secondaria dal 2017 al 2020; 9,7% di dispersione …..

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