Cosa lega “The Wall” e i Pink Floyd ad Assange? Anche artisti e mondo della cultura si mobilitano, in nome della libertà di informazione
Sulla vicenda professionale, umana e giudiziaria di Julian Assange, che rischia 175 anni di carcere per avere documentato crimini di guerra e gravi violazioni dei diritti umani, si sta finalmente mobilitando parte dell’opinione pubblica e diversi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.
Gli avvocati difensori di Julian Assange hanno depositato all’Alta Corte di Londra l’istanza di ultimo appello contro il decreto di estradizione negli Usa. In una pagina pubblicata nel luglio scorso sul sito della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi) viene rimarcato che Organismi dell’Onu, associazioni per la tutela della libertà d’informazione (come ad esempio “Reporter senza frontiere”) e organizzazioni umanitarie come Amnesty International, che ha espresso gravi preoccupazioni anche per il serio deterioramento della salute di Julian Assange e ha precisato tra l’altro che “pubblicare informazioni che sono di interesse pubblico è una pietra angolare della libertà di stampa e del diritto dell’opinione pubblica a …..