Come usare il microlearning per integrare la formazione tradizionale
La formazione tradizionale può essere resa più attuale e coinvolgente grazie al microlearning. Vediamo come.
In un articolo pubblicato su la Repubblica il 17 ottobre 2022 si dà voce al malcontento degli studenti universitari di varie città italiane per il ritorno delle lezioni in presenza. Aule sovraffollate, costi ingenti per gli spostamenti, aumento degli affitti per gli alloggi, sono solo alcune delle cause che minacciano la formazione tradizionale.
Il più grande problema però sembra essere la difficoltà della formazione tradizionale – in ogni settore, non solo in quello accademico – di adattarsi e integrarsi con i tempi nuovi che stiamo vivendo.
Il microlearning può essere uno dei modi in cui la formazione tradizionale abbraccia i nuovi paradigmi e i desideri delle nuove generazioni. Cerchiamo di scoprire insieme come.
Cos’è il microlearning
Una delle definizioni più semplici di microlearning è questa: la distribuzione, ai partecipanti al corso, di contenuti formativi di dimensioni ridotte.
Ma non basta. Una definizione migliore potrebbe essere quella proposta in un nostro articolo di qualche tempo fa: il microlearning è un approccio alla formazione che fornisce contenuti brevi (pillole) e mirati.
Uno dei motivi per cui il microlearning funziona è perché si adatta naturalmente al modo in cui lavora il cervello umano. Facciamo associazioni, richiediamo informazioni da inserire e cerchiamo un tempo sempre più breve per applicarle e renderle rilevanti per noi stessi. Si adatta al modo in cui operiamo naturalmente e al modo in cui al nostro cervello piace elaborare e apprendere. Oltre alla velocità di applicazione, il microlearning va incontro alla scarsa capacità di attenzione prolungata che caratterizza l’epoca digitale.
Come integrare la formazione tradizionale con il microlearning
Prima di tutto una premessa. Avviare un’iniziativa formativa basata sul microlearning potrebbe non essere sufficiente. Non basta pensare di “spezzettare” il contenuto formativo. Occorre farlo con una certa conoscenza della pianificazione didattica e in questo potrebbe essere d’aiuto l’esperienza di Teleskill Training Angel, il team di specialisti Teleskill che affianca i responsabili della formazione in ogni momento della didattica e-learning. Potrebbe anche essere necessario rendere brillanti e coinvolgenti le pillole formative grazie alla produzione di contenuti multimediali sintetici e coinvolgenti.
Detto ciò, per essere efficace il microlearning deve adattarsi naturalmente al flusso di lavoro quotidiano, coinvolgere i collaboratori nella partecipazione volontaria, adattarsi continuamente per radicare le conoscenze di cui i dipendenti hanno bisogno per avere successo e, in definitiva, guidare comportamenti che influiscono su risultati aziendali specifici.
In tal senso il microlearning è qualcosa di più di una semplice raccolta di piccoli elementi di apprendimento. È anche il tempo intermedio necessario per raggiungere la competenza nella nuova abilità o comportamento desiderato, quindi va distribuito nel formato migliore, nell’ordine corretto, con una scansione temporale progettata, affinché le persone si applichino e si esercitino effettivamente.
Come progettare i contenuti di microlearning
Per questa particolare tipologia di contenuto didattico occorre farsi ispirare da tre quesiti, propedeutici a tutto:
- Il protagonista è l’iscritto al corso. Cosa gli occorre davvero?
- Cosa deve fare con questa informazione?
- Quando avrà bisogno di farlo?
Oggi Millennials e Next Generation sono abituati a informazioni fornite in quantità sufficienti, appena in tempo e solo per loro. Il microlearning è perfetto per questi target.
Caratteristiche del microlearning
Se vogliamo comporre una check list di un contenuto microlearning basterà sottoporlo a questa breve lista di verifica.
- “Just in time”. Il contenuto può essere fruito quando l’utente desidera, quando ha bisogno di accedere rapidamente all’argomento su cui vuole formarsi.
- “Su misura”. Il contenuto è progettato per rispondere a un preciso intento di richiesta di chi deve apprendere.
- “On the go”. L’accessibilità del contenuto è sempre garantita dalla piattaforma e-learning in modo da poter essere fruita da smartphone, tablet, dovunque e in qualunque momento.
- “Straight to the point”. Oltre alla sinteticità il contenuto va dritto al punto. Questo permette di agire sulla memoria a breve termine del discente ed evitano il sovraccarico cognitivo.
Come creare, velocemente, un contenuto di microlearning
Le tipologie di contenuti utilizzabili per il microlearning sono le più varie. Di certo le pillole video sono tra gli esempi più diffusi. Un modo semplice e veloce di realizzarle è quello di utilizzare Teleskill live. Infatti, durante un webinar, il software permette di registrare la sessione in diretta tramite il tasto “Avvia registrazione”. La registrazione poi può essere editata con facilità scegliendo il lay-out di registrazione. Ecco quindi un metodo rapido per creare diverse pillole video, magari cambiando il lay-out in base al tema che si sta affrontando. Questo permette di realizzare contenuti di microlearning che possono assolvere a varie funzioni: formativo, professionale, di presentazione, di aggiornamento, di training, di onboarding.
Come si può vedere il microlearning è un validissimo completamento della formazione frontale, in aula. Unisce alla formalità di una lezione in classe le sue qualità di formazione “liquida”, attivabile on demand, in base ai desideri dell’utente e in grado di inserirsi nelle pause di lavoro, nei momenti di relax, in viaggio, prima di un meeting. Insomma, proprio quando serve.
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