Obbligare allo studio e alla cultura?
I continui episodi incresciosi nella scuola di oggi, qualificati come “bullismo”, “disagio”, disadattamento e chi più ne ha…, suscitano due tipi di reazioni.
Da un lato chi accusa un’oggettiva decadenza morale, con crollo di secolari codici di comportamento e dei valori che li sostengono. E per giunta un’ autorità scolastica fiacca, distratta, se non complice.
Dall’altro chi invece imputa ad una pretesa inadeguatezza degli insegnanti i fattacci ricorrenti, spesso sfocianti nella cronaca nera. Secondo costoro si dovrebbe ricorrere all’arsenale di “strumenti, metodi, strategie” di cui la scuola di massa “pedagogicamente corretta” sovrabbonda, con immancabili interventi di specialisti ed “esperti” di vario genere e carisma, per tamponare le ricorrenti crisi, prevenendo la loro degenerazione: offese, aggressioni, reazioni, tiri al bersaglio sulla cattedra… Ma a mio parere, in ambedue i casi vengono trascurati i due veri corni del problema.
Primo. Una generalizzata scuola dell’obbligo, dall’infanzia alla maggiore età.
I padri …..