5 consigli per promuovere l’apprendimento tra pari grazie all’e-learning
L’apprendimento tra pari, in un progetto e-learning, è un valido metodo per condividere conoscenza, implementando l’autonomia e la responsabilità di chi deve apprendere.
Trasformazione digitale, social network e scenari legati alla Nuova Normalità privilegiano i rapporti tra pari, detti anche rapporti orizzontali, mentre il sistema di apprendimento più diffuso è ancora un sistema verticale, con un docente e diversi discenti.
Molte organizzazioni però stanno introducendo con successo il peer learning sia nella formazione frontale, sia nell’e-learning, a testimonianza che l’apprendimento tra pari può essere applicato con successo. In questo articolo scopriamo come implementarlo al meglio.
Cos’è l’ apprendimento tra pari
Si definisce apprendimento tra pari (peer learning) la trasmissione di conoscenza tra “pari grado”, quindi tra colleghi, collaboratori, nuovi assunti.
Vantaggi dell’apprendimento tra pari
L’apprendimento tra pari rientra nei metodi di apprendimento “a mediazione sociale”, come l’apprendimento cooperativo e l’insegnamento reciproco (peer tutoring). I vantaggi che porta all’organizzazione sono considerevoli:
- migliora la learning retention
- attiva meccanismi di fiducia e collaborazione
- sviluppa l’autostima di chi deve apprendere
- implementa le abilità relazionali e di comunicazione.
Vediamo adesso in quali modi promuovere l’apprendimento, in un’organizzazione, tra pari grazie all’e-learning.
1. Identifica i problemi
Il primo passo è identificare l’obiettivo dell’apprendimento e quindi quali problemi deve risolvere. Può essere l’utilizzo di una nuova procedura, l’esperienza con un nuovo software e tanto altro ancora. Puoi identificare anche problemi che non pensi di avere, ma che invece preoccupano i tuoi collaboratori, avviando un sondaggio, durante un webinar, con i partecipanti al progetto di apprendimento tra pari.
2. Valorizza gli esperti
Una volta identificato il tema dell’apprendimento tra pari, scopri chi è l’esperto o gli esperti della tematica in atto. Il collega a cui tutti si rivolgono quando la stampante è bloccata o quando un software non si avvia è spesso la persona giusta. Chiunque sia, in ogni caso, trasformalo in una persona preziosa per il team. Non deve diventare un docente, ma un punto di riferimento. In piattaforma e-learning potrebbe, ad esempio essere alla guida di una comunità di pratica. Vedremo più avanti come funziona.
3. Condividi e coinvolgi
Bene, hai identificato un problema chiaro e hai un esperto in grado di fornire la soluzione. La sfida è consentire a questo esperto di comunicare la soluzione al proprio pubblico. In piattaforma e-learning ha tanti strumenti a disposizione per condividere le sue conoscenze. Il più immediato è naturalmente la registrazione di un video da caricare nella sezione Wiki-experience. Ma potrebbe essere il caso di tenere a volte delle videoconferenze estese. L’importante è lasciare che i colleghi si confrontino tra loro e scambino le informazioni, e magari diventino esperti a loro volta.
4. Incentiva l’apprendimento tra pari
Adesso che hai avviato il processo diffondi l’informazione. Tutti in azienda devono sapere che è facile apprendere, in modo informale, grazie a un collega o a gruppi di colleghi. Per questo tipo di comunicazione non usare l’e-mail, ma qualcosa di più creativo. Anche in questo caso metti all’opera gli esperti. Potrebbe essere efficace il passaparola o un post sui social network.
5. Lancia il gruppo verso nuove sfide
Il successo crea nuovi traguardi. Magari adesso tutti utilizzano il software e hanno scoperto altri problemi. Gli esempi possono essere infiniti. Rendi il gruppo responsabile e cerca di far lavorare le comunità di pratica.
Comunità di pratica e apprendimento tra pari
Le comunità di pratica possono essere create da un docente, ma anche dai singoli individui. È proprio nelle comunità di pratica che avviene il vero apprendimento collaborativo, il peer learning. Qui gli utenti si sentono “tra pari”, possono scambiarsi informazioni arricchendo se stessi e la comunità, utilizzando anche le videoconferenze, tra pari anche queste, per replicare telematicamente un contesto fisico di scambio. Classi virtuali, videoconferenze, webinar, possono essere creati con semplicità e alla base c’è sempre l’interazione, condizione imprescindibile per l’apprendimento tra pari.
Uno strumento davvero utile per l’apprendimento tra pari è il già citato Wiki-experience. Prevede la possibilità di registrare un video con la propria pillola di conoscenza e inserirlo in una library apposita, in cui sia rintracciabile attraverso tag e parole chiave.
Diffondere l’apprendimento tra pari in un’organizzazione è più semplice di quanto ci si aspetti. Infatti, i processi di peer learning fanno leva sul legame tra membri della comunità. Sentire una qualche comunanza con un’altra persona, o condividere con lei le stesse problematiche o le stesse esperienze, rendono questa persona un interlocutore credibile, di cui ci si può fidare, e ciò accresce la probabilità che il nostro modo di pensare e di agire ne sia influenzato. I “pari grado” diventano, dunque, dei modelli per l’acquisizione di conoscenze e competenze funzionali agli obiettivi dell’azienda e utili per la crescita personale e professionale della persona.
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