Lauree triennali, magistrali, a ciclo unico e master: quali sono le differenze?


Quando si termina il ciclo di scuole superiori e in ballo c’è la scelta del proprio futuro, propendere per una facoltà o per l’altra non è facile.

Oggi, più che in passato, la scelta è resa ancora più ardua dalla grande varietà e vastità di percorsi di studio messi a disposizione sia dagli atenei tradizionali che dalle università telematiche. Queste ultime, in particolare, hanno preso piede soprattutto negli ultimi anni, agevolando ulteriormente l’accesso al mondo universitario, perché riducono completamente le distanze tra studenti e sedi delle lezioni, offrendo la possibilità di frequentare corsi online e gestire lo studio come meglio si crede, conciliandolo anche con altri impegni lavorativi e privati.

Iscrivendosi agli atenei online, di fatto, si può gestire in autonomia il momento in cui seguire una lezione, senza essere vincolati a specifiche fasce orarie, poiché queste sono disponibili in rete 24 ore su 24 e 7 giorni a settimana.

Al di là della maggiore praticità di frequenza delle lezioni, però, resta in ballo ancora la decisione su dove indirizzare la propria preferenza e per quanto tempo dedicarsi allo studio delle materie di maggiore interesse.

Con l’avvento della formula universitaria 3+2, infatti, in seguito al Decreto Ministeriale 509 del 1999, si può conseguire il titolo di laurea anche solo dopo 3 anni, a differenza di quanto accadeva prima, quando i cicli universitari erano solo quadriennali o quinquennali.

Cosa è cambiato da allora, che differenza c’è tra laurea triennale, magistrale e a ciclo unico? E se invece si preferisce optare per un master?

Scopriamo insieme le differenze, per capire come orientare meglio la propria scelta.

Laurea Triennale, Magistrale e a Ciclo Unico

Le differenze principali tra queste tre tipologie di percorsi universitari sono sostanzialmente le facoltà, il titolo di accesso e la durata.

Ormai tutte le facoltà universitarie sono in formula 3+2, rispetto a poche altre, come Medicina, che ha la durata di 6 anni ed è a ciclo unico, Scienze della Formazione Primaria e Giurisprudenza, per cui il titolo di laurea si consegue solo al termine dell’intero percorso di studi di 5 anni.

Le lauree triennali, invece, come già scritto, danno la possibilità di conseguire una prima laurea al termine degli esami distribuiti nei 3 anni del percorso di laurea. Quello che si ottiene è un titolo finito e immediatamente spendibile sul mercato del lavoro.


Si può accedere a questi corsi di laurea con il titolo di diploma di scuola media superiore e, in alcuni casi, in seguito al superamento di una prova di selezione iniziale, come accade per la Facoltà di Medicina.

La laurea magistrale, invece, è una sorta di specializzazione ulteriore che segue lo stesso ambito disciplinare della laurea triennale, a cui si può accedere solo dopo aver conseguito la laurea di primo livello.

In linea di massima, chi consegue la laurea magistrale, rispetto a chi si ferma alla laurea triennale ha maggiori possibilità di trovare occupazione, seguire una carriera più remunerativa e ricoprire ruoli più prestigiosi. Anche l’accesso a molti concorsi pubblici spesso è limitato solo a chi detiene una laurea Magistrale o a Ciclo unico.

Differenze tra master e titolo di laurea

Il master rispetto a un percorso di laurea differisce sotto molti aspetti, sia dal punto di vista strutturale, che delle tempistiche necessarie al conseguimento del titolo, che per i titoli d’accesso.

I master, di fatto, sono specializzazioni ulteriori verso cui declinare il titolo di laurea conseguito. Possono essere di primo livello, riservati a coloro che hanno raggiunto la laurea triennale, o di secondo livello, per chi, invece, ha ottenuto la laurea magistrale.

Possono essere erogati da università o enti privati, hanno una durata variabile tra i 3 mesi e i due anni, possono essere in formula part-time o full-time e prevedono tutti una fase di stage finale, presso una delle realtà lavorative convenzionate con l’ente erogatore.

In linea di massima, chi consegue un master in seguito al titolo di laurea raggiunto ha maggiori chance di trovare lavoro e conseguire una retribuzione più alta, proprio perché il taglio formativo del master strizza maggiormente l’occhio agli aspetti pratici e concreti dell’indirizzo scelto, al fine di sviluppare le competenze degli studenti che lo frequentano.

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