Abilitati e specializzati all’estero, la Commissione UE bacchetta l’Italia: riconoscete i titoli “il prima possibile”, 7mila in attesa
Migliaia di docenti, in prevalenza precari, attendono da anni il riconoscimento dell’abilitazione all’insegnamento o della specializzazione su sostegno conseguite all’estero: secondo la Commissione europea l’Italia deve muoversi e concedere l’equipollenza dei titoli. Il monito giunge dal commissario Ue Thierry Breton che ha risposto in modo deciso all’interrogazione presentata da Lucia Vuolo, europarlamentare di Forza Italia.
Sollecitato sul tema dell’equipollenza, il commissario europeo ha scritto che “le autorità italiane devono garantire che la procedura per ottenere il riconoscimento” dei titoli di circa 7mila insegnanti dovrebbe essere “completata il prima possibile”.
Tanti docenti “fermi a casa”
“Il commissario ha risposto a me e agli oltre 7.000 docenti fermi a casa nonostante l’abilitazione all’insegnamento conseguita all’estero. Il mio obiettivo è affrontare e risolvere la faccenda una volta e per sempre. I cittadini italiani hanno il dovere di rispettare la normativa vigente, ma diventa assai complicato se le