Docente precario sospeso dopo aver offeso Azzolina su Facebook: il Tribunale rigetta il suo ricorso e conferma la sanzione
La ministra Lucia Azzolina (M5S)
Un docente precario veniva sospeso dal servizio per venti giorni per aver pubblicato su Facebook post offensivi riferiti al Ministro dell’Istruzione dell’epoca (Lucia Azzolina).
Il docente impugnava la sanzione disciplinare di fronte al Giudice del lavoro, sia per profili di carattere formale (l’istruttoria era stata condotta dal Dirigente Scolastico e non dall’Ufficio Procedimenti Disciplinari), sia perché le espressioni contestate dovevano essere ricondotte al diritto di critica costituzionalmente garantito, chiedendo l’annullamento della sanzione o -in subordine- la sua riduzione in base al principio di proporzionalità.
Diritto di critica e lesione dell’immagine
Nel caso in specie il Tribunale di Palmi (cui il docente si era rivolto) aveva il difficile compito di individuare il discrimine tra diritto di critica – quale libera manifestazione del pensiero – e la lesione dell’immagine della P.A. prodotta dalle offese ingiuriose.
Sotto questo profilo, il Tribunale ha richiamato il consolidato principio