Ai docenti che maltrattano gli alunni telefonino e WhatsApp sotto controllo a loro insaputa: tre maestre condannate nel casertano
Un’aula di tribunale
I dirigenti delle scuole e i docenti su cui pesano accuse di violenze o maltrattamenti verso i loro alunni possono ritrovarsi, a loro insaputa, con il telefono cellulare sotto controllo. È da questa verifica, assieme all’installazione delle telecamere in classe, che due maestre e la loro direttrice sono state portate alla sbarra e poi condannate con l’accusa di maltrattamenti continuati ai danni di minori.
Le donne – in servizio all’interno di un asilo privato di Casapulla, in provincia di Caserta – nel febbraio scorso erano state poste agli arresti domiciliari dopo le denunce dei genitori di un bambino.
Il giudice per l’udienza preliminare di Santa Maria Capua Vetere ha inflitto al termine del rito abbreviato tre anni e quattro mesi alla direttrice 47enne, due anni e otto ad una maestra 28enne che al momento dell’arresto era in servizio da poco tempo, e altrettanti ad un’altra