Laureati Stem in calo, emergenza lavoratori specializzati e qualificati?
Il Belpaese si conferma, all’interno delle statistiche della Commissione Europea, dell’OSCE e del Rapporto Eurydice, uno dei paesi del Vecchio Continente con il più basso tasso di laureati, anche triennali. Preoccupano inoltre i neet, giovani non impegnati in attività alcuna, i cui livelli raggiungono realtà e dati critici come quelli dei Balcani orientali, dove dilagano disoccupazione e scarse opportunità. La carenza di lavoratori specializzati, esperti tecno-scientifici e consulenti mette a dura prova, assieme al caro energetico e della produttività nel suo complesso, il settore industriale e dei servizi alla persona, che denunciano la carenza di lavoratori specializzati, spesso in fuga all’estero per migliori opportunità e retribuzione. Molti imprenditori puntano il sito contro la scuola, incapace, secondo loro, di creare una mente imprenditoriale o quantomeno aderente alle necessità del momento in termini di sviluppo e produttività di comunità. Per una serie di ragioni, i laureati STEM (in discipline tecnico scientifiche) sono