Politica scolastica deludente, almeno per il momento; il contratto è stato firmato con i soldi già stanziati, per ora delle promesse elettorali non c’è nulla
Sono passati ormai due mesi dall’insediamento del nuovo Governo e la “sterzata” sulla politica scolastica non si è ancora vista.
E’ vero che in questi 60 giorni sia i Ministri sia le forze politiche si sono dovuti occupare della legge di bilancio (legge peraltro difficilissima da mettere a punto) ma forse qualche piccolo segnale sarebbe stato anche legittimo doverlo registrare.
E invece nulla, a meno di non voler considerare una “sterzata” la firma del contratto nazionale che però a ben vedere è stato chiuso con le risorse ereditate dal precedente esecutivo (i 150milioni in più inseriti nella finanziaria 2023 non sembra possano essere definiti un grande cambio di passo).
In realtà sulle promesse elettorali e soprattutto sugli innumerevoli problemi aperti per ora non si è visto ancora nulla.
Sul tema del precariato e del reclutamento, per esempio, è ancora tutto fermo e, a questo punto, è davvero difficile che a