“Buon Natale, Kiev!”, una poesia per i ragazzi

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Natale dedicata alla popolazione ucraina ancora vittima del conflitto, composta dalla lettrice Maria Assunta Oddi:

Una delle parole che si scrive nello stesso modo in ucraino e in russo è la parola pace “Myr”. L’avvento del Natale esorta, con l’annuncio degli angeli ai pastori, di non dimenticare la sofferenza dei popoli oppressi dalla guerra e annuncia la fiducia nella tenerezza di un Dio fatto bambino: scandaloso stupore che fa della sua piccolezza la sua grandezza. Se l’oscurità dilaniante di un massacro, che divora i sogni e genera odio e rancore, ci rende incapaci di risolvere i grandi problemi che affliggono il nostro tempo, il Natale ricorda che tutti possiamo fare qualcosa affinché una goccia di bene diventi un mare di solidarietà fraterna. Guardare il mondo con gli occhi dei più poveri rappresenta la sfida più grande per noi cristiani desiderosi

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