Cinema e scuola, entriamo nella best practice del vvfilm

Siamo andati a Vittorio Veneto per scoprire da vicino quella magica fucina che produce l’ormai famosissimo Festival internazionale di cinema per ragazzi, il vvfilm, totalmente gratuito per tutti. Si è appena chiusa la dodicesima edizione – dodici lungometraggi da tutto il mondo divisi in quattro fasce d’età – che ha visto la partecipazione di scuole di ogni angolo di Italia. I numeri parlano da soli: 42mila ragazzi coinvolti, 320 gli incontri on line, interattivi, tra gli studenti e gli ospiti del festival. I membri della Giuria sono i principali utenti del festival stesso: ragazzi tra gli otto e i venticinque anni, suddivisi in fasce d’età che rimandano al nome delle cime prealpine che circondano Vittorio Veneto. Accanto alla giuria dei ragazzi c’è poi la giuria di qualità. 

Tutto questo è partito dal Veneto grazie  ad un’associazione no profit di Promozione Sociale, la “400 Colpi”, nata nel 2009 a Vittorio

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DAL CNR IL VIDEOGAME PER INSEGNARE LA CYBERSECURITY AI RAGAZZI, 'NABBOVALDO E IL RICATTO DAL CYBERSPAZIO'

Grazie a Caldo Dutto per la segnalazione! Chiedo scusa per il ritardo del post, ma la mail era finita nello spam :)Un videogame educativo sulla cybersecurity, progettato con il CNR! In allegato le foto e un trailer qui: https://www.youtube.com/watch?v=YQy8pqol36cAl link www.youtube.com/watch?v=qeWx_nQXgdw una cronaca della presentazione a Cinecittà e una intervista alla dott.ssa Giorgia Bassi, curatrice del progetto.Presentato al RomeVideoGameLab, “Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio”, videogioco per imparare la Cybersecurity.Il gaming in classe ora diventa didattica.Giocare a scuola sarà addirittura consigliato,grazie al Serious Game della Ludoteca del Registro.it, progetto in seno al CNRPresentato, in occasione del RomeVideoGameLab – quest’anno dedicata a “Umano e digitale” – il videogioco didattico “Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio”, pensato per avvicinare gli alunni tra gli 11 e i 13 anni ai temi della cybersecurity e per migliorare i comportamenti nell’utilizzo della Rete. Una cronaca video della presentazione, realizzata da Giorgia Bassi e Beatrice Lami e che si è tenuta agli Studi di Cinecittà, al link www.youtube.com/watch?v=qeWx_nQXgdw. Un’avventura interattiva, tutta da giocare in aula: non una distrazione, ma anzi una best practice, quella di scaricare un’App e usare lo smartphone a scuola.Si tratta della nuova iniziativa della Ludoteca del Registro.it, che ha come obiettivo quello di diffondere la cultura di internet presso le giovani generazioni. La Ludoteca è un progetto del Registro.it, – l’organismo che, in seno all’Istituto di informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, da oltre trent’anni anni assegna e gestisce i domini a targa italiana. Ambienti, mappe, dialoghi, scenari multipli sono i contenuti – validati dai ricercatori del CNR – alla base del videogame che ha l’obiettivo di approfondire, tra i bambini e i ragazzi, le conoscenze legate al Web e la sicurezza online. “Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio” è stato pensato come strumento didattico per gli insegnanti e come mezzo di apprendimento per gli studenti. Attraverso le modalità tipiche del videogame, infatti, ha l’obiettivo di insegnare, in modo ironico e inconsueto, termini informatici, nozioni di base e comportamenti corretti per navigare. La sezione “Nabbopedia”, inoltre, fornisce un mini-dizionario con le definizioni di alcuni termini tecnici come Trojan, Firewall, Adware, Antivirus, Troll, Ransomware, Scandisk e Spyware. Il gioco, fruibile sia singolarmente che mentre si fanno lezioni e laboratori, genera un punteggio finale che evidenzia la conoscenza dell’utente sui pericoli di Internet, con una speciale attenzione a social network, virus, truffe online, file sharing e netiquette.Sviluppato in collaborazione con Symmaceo e Grifo Multimedia – e disponibile su App Store di Apple e Google Play – è ispirato al fumetto “Nabbovaldo contro i PC zombie”, della collana “Comics & Science” edita dal Cnr, dove il protagonista, un adolescente sempre online ma ingenuo nell’affrontare i pericoli del cyberspazio, si muove a Internetopoli, la città della Rete. Come si evince dal trailer, al link https://www.youtube.com/watch?v=YQy8pqol36c, il videogioco racconta di Nabbo, di professione tuttofare, coinvolto in un’avventura con al centro un Ramsomware (un malware che estorce denaro) che terrà sotto scacco l’intera città e dovrà indagare cercando una soluzione.Infine, per divulgare il videogame nelle scuole italiane è prevista una guida per genitori e insegnanti e una formazione per i docenti. Il gioco, infatti, oltre alla modalità “single-player”, prevede una versione desktop Windows e MacOS per l’utilizzo didattico in classe. La metodologia proposta dalla Ludoteca del Registro.it sarà inoltre quella della “flipped classroom”, ovvero il momento di confronto in classe come base per un apprendimento attivo e collaborativo, ma anche con il coinvolgimento di studenti degli istituti superiori nel ruolo di “tutor” per gli alunni delle scuole di ordine inferiore.Per maggiori informazioni:www.ludotecaregistro.it/il-videogioco-nabbovaldo/ludoteca@registro.itwww.instagram.com/ludotecadelregistro.it/www.facebook.com/LudotecaRegistrowww.youtube.com/channel/UCQvCwo8lOHfe–od7f2TIpQ

CIME DI RAPA EDUCATION “Piccole Cime Crescono”

Da sempre attenti ad un’alimentazione che guarda alle ricette della tradizione e contemporaneamente a moderne tecniche di preparazione, Cime di Rapa si spinge ancora oltre: un pool di esperti gastronomici, nutrizionisti, biologi, agricoltori, agronomi, cuochi, designer, educatori e formatori da ogni parte d’Italia, oggi lavorano insieme per sostenere le future generazioni in un grande progetto di Educazione Alimentare.

Da qui l’interesse e la voglia di rivolgersi ai più piccoli: “Piccole Cime Crescono” è un progetto rivolto alle scuole primarie e intende promuovere un percorso educativo che tuteli la Biodiversità, prendendosi cura di aiuole, giardini e davanzali scolastici abbandonati, grazie alla presenza di educatori e agricoltori “Cime di Rapa”. La costruzione di un orto didattico ha l’obiettivo di formare divertendosi, di far crescere piccole “Cime” consapevoli: bambini che, già da piccoli, sappiano dare valore alla cura della terra e dei prodotti vegetali, così come Cime di Rapa fa ogni giorno.

La gestione prevede:
– Kit Cime di Rapa (attrezzatura tecnica, ausili didattici, tecnologia e sussidiario scolastico)
– Kit della Biodiversità per diventare custodi dei semi antichi coltivati dai Farmer Cime di Rapa
– Costruzione di un orto didattico (e dinamico) che tuteli la biodiversità e valorizzi l’educazione alimentare
– Laboratori sensoriali e didattica STEM

I benefici di un orto didattico sono tanti: in primis, risveglia nei bambini l’interesse verso la natura e i suoi prodotti e poi sviluppa un senso di responsabilità, favorisce la costruzione personale da un punto di vista fisico, emotivo e cognitivo. Lavorando in gruppo, i bambini acquisiscono abilità e competenze, rafforzano la propria autostima perché vedono e gustano i frutti del proprio lavoro. Inoltre, si lavora sulla capacità di apprendimento e la memoria (i bambini imparano il nome delle piante, la ciclicità delle stagioni, i tempi di semina e raccolta), si sviluppano le loro capacità organizzative (come la sistemazione dello spazio e gestione dei tempi dell’orto) migliorando il loro umore e favorendo un atteggiamento calmo e paziente.

Lunedì 13 dicembre 2021 si è dato ufficialmente avvio al progetto, con le prime scuole primarie coinvolte: Istituto Marcelline, IV Circolo S. Castromediano, Istituto Comprensivo Lequile. Tante altre poi, da tutta Italia, stanno per entrare a far parte del grande progetto di educazione alimentare “Cime di Rapa Education”.

L’obiettivo sarà quello di investire sempre più negli anni per sostenere l’educazione dei più piccoli e contrastare la povertà educativa! In questo modo, sempre più bambini potranno apprendere l’importanza di salvaguardare e tutelare la biodiversità. Insieme si può preservare la nostra storia, la nostra identità, la nostra tradizione agricola, alimentare e culturale.

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