Natale e Capodanno tra influenza australiana e virus sinciziale

Virus sinciziale Rsv, il virus che colpisce soprattutto i bambini e i neonati si sta diffondendo rapidamente nel nostro Paese. Purtroppo, come riporta il quotidiano ‘Il Messaggero‘, si stanno registrando molti casi, con il picco che, probabilmente, si avrà tra Natale e Capodanno. Il virus sembra essere più ‘violento’ e contagioso rispetto al passato: i ricoveri, purtroppo, sono in aumento, anche in terapia intensiva neonatale e per bambini al di sotto dei due anni. Come si manifesta il virus sinciziale Rsv e come prevenire il possibile contagio?

Virus sinciziale Rsv, prevenzione e sintomi 

C’è preoccupazione in vista del Natale per un possibile aumento dei contagi. Il consiglio che viene dato è quello di proteggere i bambini più piccoli agli ambienti troppo affollati. Quindi, se possibile, evitare i bambini sotto i sei mesi stiano in contatto con persone che presentano infezioni respiratorie. È consigliabile che gli ospiti si lavino le mani prima di venire a contatto con un bimbo piccolo.

Influenza australiana, quando arriverà il picco?

Come riconoscere un possibile contagio? Qualora dovesse comparire una tosse secca e stizzosa, insistente, nel caso in cui dovesse presentarsi una difficoltà respiratoria, con un aumento della frequenza e anche della rumorosità del respiro e nel caso in cui il bambino dovesse rifiutare il cibo, i genitori dovrebbero portare immediatamente il bambino dal proprio pediatra. 

Molti casi tra i bambini sotto i due anni, picco tra Natale e Capodanno

Secondo gli esperti della Società italiana di neonatologia (Sin) il virus, purtroppo, si sta diffondendo in maniera più incisiva rispetto agli anni passati. ‘Siamo in epidemia‘ – ha dichiarato al ‘Messaggero’ il presidente Luigi Orfeo – ‘Il virus respiratorio sinciziale – aggiunge il direttore dell’Unità operativa complessa di Pediatria, Neonatologia e Terapia intensiva neonatale al ‘Fatebenefratelli’ di Roma – sta avendo lo stesso andamento del virus influenzale, nel senso che quest’anno si è anticipato rispetto agli anni passati e si sta manifestando in maniera sicuramente molto più violenta, quindi con una contagiosità maggiore e anche con una gravità di infezione ben superiore rispetto agli anni passati. Quest’anno il picco si avrà probabilmente tra fine dicembre e inizio gennaio’.

Covid in diminuzione ma tanta influenza

Se da una parte i contagi Covid, l’indice di trasmissibilità e l’incidenza sono in calo, crescono i casi di influenza, in particolar modo la H3N2, conosciuta come ‘Australiana’. Ne ha parlato all’AGI l’infettivologo, Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: “Per quanto riguarda il coronavirus la situazione è ampiamente sotto controllo – ha dichiarato il prof. Bassetti – I numeri in continua discesa e i positivi ospedalieri sono legati più ai tanti tamponi effettuati, di cui si potrebbe fare a meno, che ai problemi di tipo respiratorio. Ci saranno ancora casi sparuti – spiega il noto infettivologo – ma non avremo più quei numeri che vedevamo l’anno scorso. Mi preoccupa un po’ invece questo moltiplicatore di influenza: il Natale amplifica sicuramente la velocità di giro dei microrganismi, quindi rischiamo la tempesta perfetta, soprattutto nelle Regioni meno organizzate che quindi non sapranno gestirlo”. 

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