Dopo la polemica Invalsi sulla schedatura di massa degli studenti fragili torna attuale il decalogo del Prof Aldo D. Ficara
Dopo la notizia che riguarda Invalsi e precisamente la possibile esistenza di una schedatura di massa degli studenti fragili, torna più attuale che mai il decalogo del Prof Aldo Domenico Ficara dove al punto 3 si auspica l’eliminazione delle prove Invalsi.
Il problema di una possibile schedatura di massa degli studenti fragili viene evidenziato in un articolo pubblicato sul sito web Roars (https://www.roars.it/online/invalsi-conferma-la-schedatura-di-massa-degli-studenti-fragili-a-insaputa-dei-genitori/ ) in cui si scrive che “ Invalsi sta inviando i codici che consentono di associare il valore dell’indicatore di fragilità alla scheda di ciascuno studente. Il Presidente Invalsi rivela anche che i genitori sono tenuti all’oscuro del bollino di fragilità attaccato ai loro figli.
L’algoritmo Invalsi sancisce “oggettivamente” per milioni di studenti una condizione di fragilità scolastica che Ricci paragona a una condizione fisica: “Come dire: se ho determinate caratteristiche fisiche, sono esposto a determinati rischi”.
Anche il Corriere della Sera (https://www.corriere.it/scuola/medie/22_novembre_15/invalsi-scoppia-caso-bollino-fragilita-studenti-ricci-solo-strumento-distribuire-fondi-fcbf8720-64b6-11ed-afef-649581263307.shtml?refresh_ce ) sullo stesso argomento scrive; “ secondo Roars «di fatto, si sta realizzando una profilazione di massa per individuare precocemente gli studenti che maggiormente sono esposti ai rischi connessi all’insuccesso scolastico.
Le famiglie stanno ricevendo una sorta di certificazione di disagio (di livello 1 o 2 o di disagio potenziale) per tutti gli studenti che hanno fallito i test. Il bollino si guadagna se si ricade nella coda dei peggiori nello svolgimento di prove, il cui contenuto non è noto a nessuno, se non allo studente che ha fatto il test e a coloro che lo hanno corretto (semiautomaticamente).
Per le famiglie i cui figli risulteranno schedati dall’Invalsi- secondo Roars- stavolta non ci saranno colloqui da prenotare, mail di chiarimento da scrivere o incontri con i docenti per capire: gli insegnanti sono i primi a non conoscere la prova svolta dai loro studenti, quindi non sono in grado di argomentare alcunché».
A tal proposito si ricordano i 10 punti del decalogo di Aldo Domenico Ficara:
1. Aumento dello stipendio degli insegnanti di almeno 500 euro nette al mese, per avvicinarlo a quello dei colleghi europei;
2. Diminuzione del carico burocratico degli insegnanti a favore delle loro attività didattiche e metodologiche;
3. Eliminazione dell’INVALSI;
4. Ridare al Collegio Docenti la possibilità di nominare il Vice Preside vicario;
5. Raddoppiare il bonus renziano dei 500 euro;
6. Ridurre il carico lavorativo settimanale in classe a 9 ore di lezione dopo i 62 anni di età;
7. Dare la possibilità agli insegnanti, ogni 10 anni di servizio nei ruoli dell’amministrazione scolastica, di usufruire di un anno sabbatico retribuito utile ad un aggiornamento professionale ( nell’ambito della propria classe di concorso ) documentabile;
8. Restituzione dell’anno lavorativo 2013
9. Riscatto degli anni universitari gratuito;
10. Flessibilità di uscita dal mondo del lavoro a iniziare dai 64 anni di età senza alcun tipo di decurtazione nella pensione.
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