I dipendenti pubblici aumentano ma sono sempre più precari, scuola portabandiera: +58,9% in 10 anni
Cresce la quota di dipendenti pubblici: sembra una buona notizia, ma andando a fondo non c’è molto da sorridere, perché l’incremento si deve essenzialmente all’aumento esponenziale dei contratti a termine. Inoltre, per via del turn over ridotto spesso all’osso, si riducono i contratti a tempo indeterminato. La rilevazione è stata prodotta dall’Istat, il 28 dicembre, nel censimento sulle istituzioni pubbliche.
I numeri ufficiali sui dipendenti pubblici
Ebbene, dice l’Istituto nazionale di statistica, “tra il 2011 e il 2020 i dipendenti pubblici, escluse le Forze di polizia e armate e gli occupati all’estero, aumentano del 2,5% (oltre quota 2,9 milioni) in conseguenza del notevole incremento dei contratti a tempo determinato (+58,9%, +145 mila unità), a fronte di un calo del 2,8% a tempo indeterminato (-73 mila).
Nel complesso, considerando anche il personale in divisa e occupato all’estero, a fine 2020 i dipendenti della Pubblica amministrazione sono arrivati a