Maturità 2023 con prove Invalsi obbligatorie, c’è chi le dava per “spacciate” – IL PUNTO
Nessun ripensamento: tra i mugugni di quasi due studenti su tre, le prove Invalsi rimangono in vita, anzi tornano a diventare requisito indispensabile per essere ammessi all’esame di terza media e di maturità. Dopo la precisazione,di fine novembre dello stesso Istituto nazionale di valutazione, secondo il quale – come previsto dall’art.13, comma 2, lettera B del d.lgs. 62/2017 – l’ammissione all’esame di terza media e di maturità sarà nel 2023 subordinata alla partecipazione alle prove Invalsi, a confermarlo è stato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: in un’intervista alla Stampa del 29 dicembre, il numero uno del dicastero bianco ha detto che a giugno per l’esame di maturità si torna alla “normalità”, in pratica a come era prima della pandemia da Covid-19.
Tornano, quindi, i tre docenti componenti esterni; due scritti con le tracce decise da Viale Trastevere, il colloquio finale multidisciplinare; i 60 punti massimi derivanti dalle