Magici suoni prendono vita: la sonorizzazione di un albo illustrato

ARTICOLO SCRITTO DA: NOEMI ROSSI AUTRICE SCUOLA OLTRE

Magici suoni prendono vita: la sonorizzazione di un albo illustrato

Nella didattica odierna è molto in voga l’uso degli albi illustrati. Questi sono una tipologia di libri afferente al mondo della letteratura per l’infanzia. Le tematiche che trattano sono le più disparate e per tale motivo si prestano ad affiancare e supportare le diverse discipline, rendendole ancor più coinvolgenti e dinamiche. 

Gli albi illustrati entrano in contatto anche con l’educazione musicale. A una prima occhiata potrebbe sembrare un connubio azzardato, ma in realtà ci sono molti modi per fare musica con questi libri. Una delle attività più comunemente applicate a questo binomio è la sonorizzazione. Piatti e Strobino (2011) la definiscono come: “la creazione d’eventi sonoro-musicali con funzione di commento, ampliamento, interazione, integrazione, sviluppo, ecc. di materiali verbali (storie, poesie, racconti, fiabe, frasi, ecc.), materiali visivi (immagini fisse, video, diapositive, ecc.), gesti e movimenti espressivi (mimo, espressione corporea, danza, ecc.)”. Da ciò si evince che la sonorizzazione scaturisce da elementi non musicali e conferisce a questi un carattere sonoro. Chi si appresta a compiere questo atto musicale diventa un musicista che traduce in suono, per mezzo di un’improvvisazione, ciò che sta ascoltando o vedendo. Perciò è possibile intendere la sonorizzazione come un ponte che collega un posto a uno diverso, da un linguaggio (per es. quello visivo) a un altro (quello sonoro-musicale). La sonorizzazione, dando suono a elementi che ne erano privi, è una vera e propria magia; sembra infatti che dar vita a ciò che prima pareva inanimato.

Dalla sopracitata definizione si comprende perché gli albi illustrati si prestino particolarmente a essere sonorizzati; essi sono opere complesse in cui coesistono più linguaggi, testuale e iconografico, che cooperano in sinergia in vista di un fine comune: la narrazione della storia. 

La sonorizzazione è un’attività che può essere proposta a partire dalla Scuola dell’Infanzia fino alla Secondaria di Primo Grado. Risulta divertente, stimolante e coinvolgente ed è un lavoro che viene seguito con serietà e grande senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri. Ha un’impronta inclusiva in quanto, come si è detto, lavora su e con più linguaggi, permettendo la partecipazione di tutti e allo stesso tempo assecondando i bisogni di ciascuno. Un ulteriore elemento di inclusività è dato dall’unica e semplice consegna che sta alla base della sonorizzazione: si suona solo quando, all’interno della storia, si presenta l’elemento che dobbiamo tradurre in suono. Per di più l’improvvisazione rimane libera e ciò consente l’espressione di tutti.  

Le fasi di lavoro 

Il primo passo riguarda la scelta dell’albo da sonorizzare: può essere una decisione dell’insegnante, un desiderio della classe o una scelta riflessiva, collettiva del gruppo. Nell’albo illustrato risiedono molte componenti (personaggi, azioni, luoghi…) e tanti dettagli sia testuali che iconografici, perciò tutti questi libri hanno del potenziale da sonorizzare.  

Successivamente vi è il momento della lettura. È bene creare un clima di ascolto attivo, per questo si suggerisce una disposizione in cerchio, magari seduti a terra su cuscini o coperte. Leggere l’albo da capo a fondo una volta, non basterà a cogliere i diversi dettagli insiti tra le pagine; si consigliano quindi riletture, che possano man mano far soffermare l’attenzione su aspetti nuovi che in precedenza non si erano percepiti. 

Si passa quindi alla riflessione in merito alla storia e ai suoi possibili suoni. Come è stato detto l’albo illustrato è un’opera complessa, per questo è possibile dare suono a una o più componenti: i personaggi, le azioni, i luoghi, i momenti della vicenda, le emozioni esperite, gli oggetti… La scelta è soggettiva e non esiste una risposta giusta o sbagliata. Può essere utile risfogliare alcune pagine del libro. 

L’esplorazione sonora è il cuore della sonorizzazione. Qui si sperimentano i suoni al fine di trovare l’accoppiata vincente con il relativo elemento. Musicalmente parlando si lavora sul timbro cioè quella qualità che permette di distinguere e identificare un determinato suono da un altro. Il presente passaggio è avvolto da un’atmosfera di curiosa ricerca e forte concentrazione. I suoni possono essere prodotti con: gli strumenti musicali, come quelli legati allo strumentario Orff; la voce, giocando con le sue potenzialità espressive; la body percussion, ossia i suoni prodotti per mezzo del nostro corpo; gli strumenti autocostruiti, creati in classe o a casa e oggetti di uso quotidiano impiegati a mo’ di strumenti musicali. 

Una volta decise le associazioni elemento-suono si passa all’improvvisazione sonora: un narratore, solitamente l’insegnante, legge l’albo illustrato e contemporaneamente allo scorrere della storia si introducono i suoni legati agli elementi presi in esame. L’improvvisazione non necessariamente deve essere complessa e durare interi minuti. Essa può esplicarsi anche in un semplice glissando su un metallofono o due battiti su un bongo. È importante che sia coerente con quanto pensato nelle fasi precedenti. Questo step può essere ripetuto più volte.

Ora la magia della sonorizzazione ha finalmente preso vita! 

Come si è potuto dedurre dalla descrizione delle diverse fasi di lavoro, la sonorizzazione coinvolge molteplici componenti che toccano: versanti musicali, come l’ascolto attivo, il rapporto suono-silenzio, la memoria e percezione uditiva, l’espressività musicale, la pratica improvvisativa, componenti cognitive, quali l’inibizione, il pensiero divergente, l’attenzione, e aspetti socio-relazionali come, primo fra tutti, il rispetto dei turni. 

La sonorizzazione di un albo illustrato può “dare il la” a molte e diversificate altre attività. Per esempio, a questo lavoro si può sovrapporre la drammatizzazione, trattando così un ulteriore linguaggio espressivo. È possibile sonorizzare anche per mezzo delle tecnologie musicali che permettono di suonare in maniera digitale, come avviene con il software Garage Band. Inoltre al posto dell’albo illustrato, in cui la storia è già scritta, si può conferire suono a un racconto creato in maniera comunitaria in classe. Un altro interessante sviluppo è la sonorizzazione di un cartone animato muto. 

Un’idea di sonorizzazione con la voce 

La grande orchestra del bosco antico” è un albo illustrato di Guido van Genechten edito da Gallucci. Sette uccelli di diverse specie sono i musicisti dell’omonimo gruppo musicale. Essi sono i protagonisti e vengono presentati con il loro caratteristico cinguettio che allieta la storia. A un certo punto il direttore d’orchestra segna l’inizio della musica d’insieme e comincia una splendida sinfonia. La sonorizzazione di questo albo illustrato può essere centrata sui personaggi e portata in musica attraverso la voce. I bambini più piccoli potrebbero avere difficoltà nel riconoscere i diversi uccelli perciò quest’idea si può indirizzare alle prime due classi della Scuola Primaria. Nello specifico, è possibile dividere il gruppo in 7 sezioni, tante quante sono le diverse specie. Ognuno di essi ha il compito di riprodurre il verso del proprio volatile nel momento in cui compare tra le pagine facendo uso della voce. Nel momento della musica d’insieme, in cui sono raffigurati tutti i personaggi, la classe completa è chiamata a cinguettare.

Un’idea di sonorizzazione con gli strumenti musicali e oggetti di uso comune

In una nevosa vigilia di Natale, Topino è in cerca di una casa. Sul suo cammino incontra tre animaletti indaffarati nelle preparazioni in vista della festività: Coniglietto accende il fuoco, Volpe cucina una torta e Orso allestisce le decorazioni. Il protagonista aiuta i tre amici poi continua la sua ricerca. Questo è l’incipit di “Topino e la Vigilia di Natale” di Rebecca Harry per La Coccinella. In questo albo illustrato gli elementi da tradurre in suono sono innumerevoli e si presta a essere proposto alla Scuola dell’Infanzia. Gli animali possono essere corrisposti da strumenti musicali. È possibile sonorizzare le azioni di preparazione al Natale attraverso oggetti di uso comune: il fuoco può essere rappresentato accartocciando un cellophane (quello tipico che ricopre i pacchi natalizi), il cucinare la torta può essere riprodotto girando un mestolo all’interno di una ciotola, in cui vi sono anche degli ovetti sonori e l’allestimento delle decorazioni può essere creato manipolando dei festoni natalizi. Anche l’ambientazione nevosa può prendere vita grazie a un battente rivestito con lana o feltro che picchietta gentilmente su un tamburello. 

La sonorizzazione di un albo illustrato stimola la creatività e il piacere di far musica insieme. La magia di questi suoni che prendono vita è reale e davvero unica! 

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