Maturità 2023, studenti in protesta contro Valditara: “Si fanno sempre solo passi indietro, scuola chiusa al dialogo”
La Rete degli Studenti Medi continua ad attaccare il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Stavolta il nocciolo della questione è la modalità con cui si svolgerà la maturità 2023, così come è stato deciso dal ministero a fine dicembre scorso.
L’esame di stato, quest’anno, sarà in sostanza uguale al periodo antecedente allo scoppio della pandemia da Covid-19: tornano, quindi, i tre docenti componenti esterni; due scritti con le tracce decise da Viale Trastevere, il colloquio finale multidisciplinare; i 60 punti massimi derivanti dalle prove finali e i 40 derivanti dalla media dei voti e dalle esperienze svolte nell’ultimo triennio. Ma soprattutto tornano le prove Invalsi, che diventano requisito di ammissione alle prove, così come deciso nel 2017.
Questa decisione non è andata giù a molte parti, tra cui l’associazione studentesca, che domani, 13 gennaio, farà sentire la propria voce con una protesta davanti alla sede
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