Concorsi docenti con la “coda”, gli assenti per Covid hanno diritto alla prova suppletiva: per il Tar dire ‘no’ è illogico e irragionevole
L’entrata a Roma del Tribunale amministrativo regionale del Lazio
I concorsi per diventare insegnanti svolti a partire dal mese di marzo 2020 dovevano prevedere delle prove suppletive per far partecipare i candidati impossibilitati per il Covid-19 a presentarsi nel giorno prefissato: a stabilirlo è stato il Tar del Lazio, che attraverso due sentenze ha accolto i ricorsi di alcuni partecipanti al concorso per personale docente, ai quali durante la pandemia era stata negata la possibilità di misurarsi con gli altri candidati – sulle prove scritte per diventare insegnante – a causa di vincoli legati al Covid.
Questo significa che diversi concorsi, ordinari e straordinari, compresi quelli Stem, potrebbero a questo punto avere una “coda” selettiva.
Vale l’eccezionalità dello stato di emergenza
Secondo il tribunale regionale del Lazio, la previsione di prove suppletive per un concorso nel periodo di emergenza Covid-19 “appare una previsione illogica e irragionevole”.
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