Collaboratrice scolastica pendolare, D’Aprile (Uil): “Caso estremo, ma la situazione è quella di migliaia di precari”

Giuseppe D’Aprile, leader Uil Scuola
Il caso di Giuseppina Giugliano, collaboratrice scolastica pendolare che, a detta sua, preferisce spostarsi ogni giorno da Napoli a Roma e ritorno percorrendo circa 800 chilometri in treno per lavorare in una scuola del capoluogo lombardo piuttosto che pagare un affitto oneroso di una casa a Milano sta facendo sicuramente riflettere.
A commentarlo è stato oggi Giuseppe D’Aprile, segretario del sindacato Uil Scuola, all’Ansa. “Una condizione di difficoltà assoluta se pensiamo che un collaboratore scolastico percepisce 1.050 euro di stipendio, cifra che non basta a garantire un livello di vita adeguato”, ha detto.
Vicenda che non stupisce
D’Aprile ha cercato di collegare la vicenda di Giuseppina Giugliano alla situazione generale della categoria. Il caso della napoletana è sicuramente eclatante ma molti come lei hanno grossi disagi per conciliare vita privata e lavorativa: “È una faccenda che purtroppo non ci stupisce. È chiaro, che
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