Con l’autonomia differenziata docenti assunti tramite bandi locali anziché graduatoria, Forza Italia ci crede. Invece sindacati, M5s e Pd vogliono i Lep
Precari di GPS protestano a Napoli
Ogni settimana che passa salgono le quotazioni del disegno di legge di Roberto Calderoli, ministro leghista per gli Affari regionali e le Autonomie, sull’autonomia differenziata da approvare già nel prossimo autunno: pochi giorni fa, il Consiglio dei ministri ha dato il consenso per arrivare a breve all’approvazione preliminare del progetto legislativo. Dall’intero asse di maggioranza continuano a giungere segnali di sostanziale consenso, pur con le dovute differenze. Di contro, l’opposizione, a partire dal Partito democratico, continua a mandare bordate contro il progetto di regionalizzazione: Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna candidato alla segreteria nazionale Pd, qualche giorno fa ha chiesto di “togliere e sgombrare dal campo materie divisive come la Scuola o la Sanità” e comunque “l’autonomia per essere potenzialmente discussa deve prevedere che vengano prima definiti livelli essenziali di prestazioni e togliere la spesa storica”.
Forza Italia difende il progetto
Secondo Fabrizio