“I lavoratori della scuola fuori sede sono sempre più ridotti allo stato di povertà: serve una specifica indennità di trasferta, pranzo e pernottamento da prevedere nel CCNL con specifiche risorse aggiuntive che il Governo deve disporre”: lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a ridosso della ripresa degli incontri all’Aran con le confederazioni e organizzazioni sindacali, per la prosecuzione dalla trattativa sulla parte normativa riguardante il triennio 2019/2021.
Il comparto della Scuola, ricorda il sindacato, conta oltre 1,3 milioni di lavoratori: un posto su cinque è precario e soggetto a migrazione annuale per via della discrepanza tra offerta e lavoro. “I dati pubblicati in questi giorni sui tanti docenti e Ata pendolari – spiega Pacifico – dimostrano che avevamo ragione. Abbiamo fatto presente fin dal primo incontro all’Aran il problema delle spese extra affrontate da decine e decine di migliaia di lavoratori, chiedendo una specifica indennità di trasferta. Solo che senza risorse aggiuntive, senza sarà impossibile metterla in contrattazione. Come sarà impossibile dare seguito alla valorizzazione del personale su cui vi sono precisi impegni del Governo e dell’amministrazione scolastica, così come indicato anche nell’Atto di indirizzo del ministero dell’Istruzione”.
Per il giovane sindacato anche i lavoratori della scuola avrebbero dunque pieno diritto a una indennità di trasferta, come pure al buon pasto e al pernottamento come avviene per i metalmeccanici, ad esempio, per i quali nell’articolo 7 del contratto è previsto che ai “lavoratori comandati a prestare la propria opera fuori dalla sede, dallo stabilimento, dal laboratorio o cantiere per il quale sono stati assunti o nel quale fossero stati effettivamente trasferiti” va assegnato “un rimborso delle spese dagli stessi sostenute nell’interesse del datore di lavoro”. Nell’attuale contratto dei lavoratori metalmeccanici, in vigore dal 1° giugno 2022, sono riconosciute inoltre indennità giornaliere di 44,47 euro per la trasferta fuori sede, 11,97 euro per il buono pasto a pranzo e altrettante per la cena, 20,53 euro per il pernottamento.
Alla luce anche di questo, Anief chiede al Governo di stanziare risorse specifiche per i dipendenti della scuola, così da potere affrontare in contrattazione il tema e disciplinare la materia, perché allo stato attuale sono insufficienti le attuali indennità per i soli docenti delle piccole isole (3 milioni di euro dalla Legge 234/21) e per premiare la continuità didattica (30 milioni dalla Legge 79/22). “È significativo che nell’ultimo incontro tenuto all’ARAN, la delegazione Anief aveva chiesto pure un buono pasto per il personale ATA che è impossibile concedere per assenza di specifiche risorse aggiuntive rispetto a quella a disposizione”, conclude il presidente del giovane sindacato.
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