Luciana Littizzetto e l’intervento sulla prof colpita da pistola ad aria compressa: ma i professori italiani sono empatici o no?

Si è tanto parlato in questi giorni dell’intervento di Luciana Littizzetto sul caso della professoressa di Rovigo colpita da alcuni suoi alunni con pallini di gomma sparati da una pistola ad aria compressa. In estrema sintesi – secondo la popolare artista – un docente o è empatico, e dunque amato dagli alunni, o non lo è, e quindi destinato a essere impallinato.

L’empatia, questa parola ultimamente tanto adoperata nei più svariati contesti, sembrerebbe la chiave d’accesso per aprire ogni porta, anche la più blindata. La parola magica per riuscire a stabilire un contatto positivo anche con le persone più riottose e recalcitranti ad ogni forma di rapporto umano. Per tornare in ambito scolastico, la parola passe partout che consentirebbe al docente di tessere relazioni pacifiche e proficue anche con gli alunni più difficili.

In effetti, non siamo così lontani dalla realtà: l’empatia è

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