Luciana Littizzetto e l’intervento sulla prof colpita da pistola ad aria compressa: ma i professori italiani sono empatici o no?

Si è tanto parlato in questi giorni dell’intervento di Luciana Littizzetto sul caso della professoressa di Rovigo colpita da alcuni suoi alunni con pallini di gomma sparati da una pistola ad aria compressa. In estrema sintesi – secondo la popolare artista – un docente o è empatico, e dunque amato dagli alunni, o non lo è, e quindi destinato a essere impallinato.

L’empatia, questa parola ultimamente tanto adoperata nei più svariati contesti, sembrerebbe la chiave d’accesso per aprire ogni porta, anche la più blindata. La parola magica per riuscire a stabilire un contatto positivo anche con le persone più riottose e recalcitranti ad ogni forma di rapporto umano. Per tornare in ambito scolastico, la parola passe partout che consentirebbe al docente di tessere relazioni pacifiche e proficue anche con gli alunni più difficili.

In effetti, non siamo così lontani dalla realtà: l’empatia è

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Di redazione

Arriva la risposta, tramite il proprio legale, della docente Maria Cristina Finatti, protagonista della triste vicenda accaduta lo scorso ottobre quando è stata colpita in classe da pallini di gomma.

Su Radio Deejay era intervenuta Luciana Littizzetto che aveva avuto parole taglienti nei suoi confronti (“Se il professore riesce a essere empatico non gli sparano in classe”).
L’insegnante, tramite il suo legale, afferma: “Mi auguro che sia stata una boutade delle sue perché, se la battuta è pensata, sta a significare che la signora “tollera” gli atti di bullismo in classe allorquando i docenti non siano stati in grado d’instaurare un rapporto empatico con gli alunni”.
Oggi il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, riceverà a Roma la preside del «Viola Marchesini», Isabella Sgarbi, convocata dopo l’indagine interna partita a livello scolastico.
“Sarà un incontro informativo in cui la dirigente andrà a riferire quanto accaduto dato che il ministro ha espresso la volontà di seguire personalmente il caso”, ha detto al Corriere del Veneto Roberto Natale che dirige l’Ufficio scolastico di Padova e Rovigo.
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Pubblicato in Cronaca

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