Scuola primaria, in Norvegia 80% insegnanti uomini, in Italia 95% donne. Ecco perché servono le “quote azzurre”

Di Arianna Mandolfo

Quando entriamo in qualsiasi plesso scolastico di Scuola Primaria ci accorgiamo della minoranza di figure maschili che vi operano. Eppure, la figura del “maestro” un tempo rappresentava il sigillo dell’educazione /istruzione. Col tempo, la presenza nelle classi è diminuita ed è subentrata la figura della donna, come se l’insegnamento nelle ex elementari privilegiasse solo il genere femminile (perché la maestra è una “seconda mamma”). Nella Scuola Primaria circa il 95% dei docenti è donna e solo a partire dalla Scuola Secondaria di primo grado si registra un’adeguata presenza di docenti uomini.

Nel campo educativo la figura del docente uomo, soprattutto con alunni con disabilità, rappresenta un “contatto privilegiato”. È il caso dell’Inghilterra, in cui è stato lanciato l’appello che ha avviato un progetto per trovare uomini disposti ad insegnare. E’ stata così

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