Un docente su quattro è precario, sì alle assunzioni con doppio canale e cattedre da spezzoni: la via maestra del giudice Coppola – VIDEO-INTERVISTA
“L’alto numero di precari nella scuola è una conseguenza dell’eliminazione del doppio canale: invece di prevedere il passaggio di tanti docenti a tempo indeterminato, magari in un primo tempo collocandoli part time utilizzando spezzoni di cattedra, per poi man mano arrivare al full time, il legislatore ha preferito chiudere” quel percorso di stabilizzazione condannando “tante persone a rimanere precarie a meno che non vincano un concorso quando verrà bandito”. A dirlo è stato il giudice Paolo Coppola, presidente della sezione Lavoro del tribunale di Napoli, noto nell’ambiente scolastico per avere posto alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la questione pregiudiziale sulla reiterazione dei contratti a termine: sulla base di quel sollecito, la Corte di Lussemburgo ha prodotto l’importante sentenza dell’autunno 2014, con la successiva immissione in ruolo, decisa dal Governo Renzi, di quasi 100 mila docenti.
All’Ue interessa più la formazione che stabilizzare
In un’intervista alla Tecnica della scuola, a