Imbrattò i muri della città con 60 scritte contro la docente del figlio bocciato: l’uomo sarà processato
Di redazione
Finisce a processo l’uomo che aveva riempito il centro storico di Arezzo con almeno 60 scritte offensive nei confronti di una professoressa del figlio che aveva bocciato.
La vicenda risale al 2019, dunque prima dell’emergenza covid, quando il 59enne, decise di imbrattare i muri per insultare la prof del figlio. Oggi, dopo quasi 3 anni, deve rispondere di imbrattamento aggravato e diffamazione davanti al tribunale di Arezzo, riporta l’Ansa.
Nello specifico, i muri dei palazzi aretini si riempiono di scritte in cui la prof apparve con tanto di cognome, accompagnato da epiteti irripetibili, anche a sfondo sessuale, riporta Il Corriere Fiorentino.
Il marito dell’insegnante provò a girare tutta Arezzo per cancellare le 60 scritte che riguardavano la moglie.
Il protagonista ha ammesso le proprie responsabilità e spiegato le motivazioni del suo gesto, spiegando che
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