Stipendi, Gavosto: “Giusto differenziarli, ma in base a ore e mansioni. Ai docenti italiani si è chiesto poco e poco si è dato”

In questi giorni si fa un gran parlare di stipendi dei docenti, e di possibili differenziazioni su base regionale, soprattutto dopo la diffusione delle parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e dopo l’approvazione, avvenuta ieri in Consiglio dei Ministri, del disegno di legge sull’autonomia differenziata.

In molti hanno commentato questa tematica. L’ultimo a farlo è stato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, che in un articolo pubblicato oggi, 3 febbraio, su Il Corriere della Sera, ha spiegato quali sono, a suo avviso, i criteri su cui basare eventuali aumenti stipendiali agli insegnanti.

“A me pare che vi siano casi in cui adeguare gli stipendi del personale della scuola a condizioni di lavoro differenti possa in effetti condurre a un miglioramento della qualità dell’insegnamento”, ha scritto, ponendosi favorevole rispetto a possibili differenze salariali. Ma sulla base di cosa?

Quali docenti pagare di più?

“Se vogliamo

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