Gli studenti vogliono più potere decisionale a scuola. I giovani Uds: noi protagonisti, no alla proposta Valditara tutta merito e repressione

No alla scuola del merito, delle regole ferree e dell’umiliazione. Sì alla scuola con gli studenti più protagonisti e incisivi nelle scelte che contano nell’organizzazione degli istituti. Domenica 12 febbraio l’appello è stato lanciato da alcune rappresentanze studentesche che si sono date appuntamento davanti al ministero dell’Istruzione e del Merito per svolgere una manifestazione nazionale contro le politiche del Governo Meloni in ambito scolastico. Alla protesta, che ha concluso la tre giorni di mobilitazione contro l’Esecutivo in carica cominciata venerdì 10 con lo sciopero e le contestazioni organizzate in varie città dall’Usb Scuola, hanno partecipato oltre 400 giovani e organizzazioni vicine al sociale, come Actionaid, Libera, Legambiente, Non Una Di Meno e Fridays For Future.  

“Rivendichiamo il potenziamento della rappresentanza e del protagonismo studentesco in tutte le sue forme – ha detto Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’Unione degli Studenti – : pretendiamo il raddoppio del numero di studenti

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