Arte e immagine con il nuovo Artemondo

Esattamente cinque anni fa usciva Artemondo Zanichelli, il mio manuale di arte e immagine per la scuola secondaria di primo grado (scuola media). Negli anni è stato molto apprezzato per il taglio didattico e la semplicità d’uso. Ma nel frattempo la disciplina si è evoluta: è subentrata l’educazione civica, declinata in educazione al patrimonio e Agenda 2030, ed è aumentata la richiesta di competenze digitali e di interdisciplinarità. Così adesso esce un nuovo Artemondo, un manuale più diretto, più attivo e più trasversale.

Nella sua versione completa comprende il volume A di storia dell’arte, il volume B di linguaggio visivo e tecniche artistiche e l’Album, un fascicolo con glossario, approfondimenti di singole opere d’arte e attività.

In questo video vi racconto brevemente le novità del volume di storia dell’arte:


Dunque più attenzione al contesto storico e artistico, al linguaggio e alle connessioni tra discipline. Il tutto con schemi e immagini ancora più chiari e immediati. Vediamolo nel dettaglio.

Le aperture di capitolo hanno un testo più approfondito e una linea del tempo molto più ricca di informazioni sia sugli eventi storici e culturali, sia sulla cronologia delle principali opere presenti nel capitolo. La mappa, più essenziale, serve a localizzare tutte le città nominate nelle pagine seguenti.

Le successive contengono gli aspetti artistici generali e il confronto visivo con l’età precedente. Questa è una pagina che considero fondamentale, vista l’efficacia didattica dei confronti. E per rendere tutto ancora più chiaro, in questa nuova edizione i confronti sono suddivisi, dove possibile, in architettura, scultura e pittura e contengono testi più articolati.

La pagina successiva è una novità: un glossario di inizio capitolo con le nuove parole dell’epoca di riferimento e l’indicazione delle pagine in cui vengono utilizzate. A loro volta, nei testi del capitolo, saranno indicate in grassetto arancione, per creare un rimando al glossario.

Un glossario completo, con cento parole illustrate, è contenuto invece nell’album.

All’interno del capitolo si procede per opere, per quanto riguarda l’arte antica, o per autori, dal Medioevo in poi, con spiegazioni, immagini e schemi di lettura.

Tanti manufatti sono anche occasione per approfondimenti di educazione al patrimonio (riconoscibili per il simbolo del capitello ionico). In questo modo i vari temi, dai rischi che corre il patrimonio ai principi del restauro, vengono spiegati su casi concreti e non in astratto.
Ad esempio la perdita di tanti dipinti, tra bombardamenti e incendi, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, è collegata a Gli spaccapietre di Gustave Courbet, un’opera non più esistente.

Le pagine interne possono presentare delle piccole introduzioni quando un capitolo contiene diverse civiltà artistiche, in modo da guidare meglio il percorso cronologico. 

Nella pagina destra si può osservare anche uno schema ereditato dalla prima edizione e cioè l’analisi in 3 passi (soggetto, stile, significato). Ma stavolta, in apertura del libro, il metodo viene spiegato attraverso tre esempi svolti (un dipinto, una statua e un edificio) e una tabella con tutte domande a cui rispondere per leggere un’opera d’arte. 

All’interno del capitolo restano gli importanti contributi sull’arte extraeuropea: monumenti di altre civiltà contemporanei di quelli occidentali. Ad esempio la Città Proibita di Pechino, realizzata tra il 1406 e il 1420 (quando a Firenze stava iniziando il Rinascimento).

A questi si aggiungono nuovi inserti, come le schede intitolate L’arte racconta la storia: opere lette non solo in chiave artistica ma in quanto fonti storiche e testimonianze di società del passato. Dalla Colonna Traiana, ad esempio, scopriamo i rituali di purificazione dell’accampamento o il lavoro in un cantiere romano.

Ancora più coinvolgente è l’analisi chiamata “A spasso nell’arte”, una scheda a doppia pagina con una lettura approfondita di un’opera collegata a un video originale in cui “entro” virtualmente dentro l’immagine per spiegarla dal suo interno.

Nel libro ci sono ben quindici video di questo tipo, uno per capitolo, con tanti dettagli dell’opera che vengono scoperti attraverso la visione (solo allora sarà possibile rispondere alle domande in fondo alla pagina). Eccone alcuni estratti.


Ogni capitolo si chiude con una mappa riassuntiva (che però va completata dagli studenti, come verifica delle conoscenze) e con l’analisi di tre opere esemplari da integrare con le parole mancanti.

Seguono le attività per mettere alla prova le competenze. Qui ci sono esercizi di ogni tipo, con particolare attenzione alle STEAM e all’educazione al patrimonio: disegno digitale, modellismo, confronti, fotomontaggi, osservazione, narrazione, catalogazione etc. etc.

Alcuni esercizi, in particolare, riguardano i temi dell’Agenda 2030 tra cui gli animali in estinzione, i cambiamenti climatici o il ciclo dell’acqua.

In particolare è stato perseguito l’obiettivo n. 5 dedicato alla parità di genere aumentando ulteriormente la già ampia presenza femminile. Adesso le artiste sono più di trenta, presenti attraverso un’opera o con una pagina dedicata.

Lo spirito dinamico e attivo del volume A si trova anche nell’Album, all’interno delle pagine dedicate ad alcune opere speciali, con un’alternanza di attività manuali e digitali.

Stessa cosa per il volume B in cui ogni elemento del linguaggio visivo e ogni tecnica artistica sono accompagnati da esercizi per mettere subito in pratica quanto appreso (o per iniziare dal ‘fare’ e arrivare al ‘capire’).

Il volume si conclude con una nuova sezione dedicata al disegno a mano libera. Il volto, l’albero, gli animali e i tipici temi del disegno sono affrontati secondo un’ottica particolare: non si apprende semplicemente dagli schemi passo per passo ma anche osservando il modo in cui disegnavano i grandi maestri del passato. Si impara a schematizzare un corpo da Luca Cambiaso o a trasformare gli animali in forme semplici da Katsushika Hokusai.

Neanche a dirlo, tutto questo enorme lavoro di revisione, riscrittura e integrazione non sarebbe stato possibile senza la grande squadra con cui lavoro: Marina Di Simone, responsabile editoriale per la storia dell’arte, Laura RussoValentina Marano, la mie straordinarie editor. E poi Mario Di Martino, disegnatore delle illustrazioni architettoniche e di tutti gli schemi di lettura, e Roberto Gallà, il geniale videomaker che ha realizzato i video “A spasso nell’arte”. Come per Artelogia l’impaginazione è stata curata dallo studio di Riccardo Falcinelli.

Dietro le quinte c’è anche la squadra iconografica (Diana Samà, Claudia Patella, Maria Giulia Pasi, Rossella Frezzato) e il mitico Giovanni Santi, responsabile dell’Ufficio Produzione, sempre attento alla qualità delle immagini. E poi correttrici di bozze, segretarie di redazione, esperti di lingue straniere, tecnici del multimediale, autori dei materiali per esigenze speciali di apprendimento, speaker e tanti altri, che ringrazio di cuore.

Ma un ringraziamento speciale va anche a tutti gli insegnanti che in questi anni hanno usato Artemondo in classe condividendo con me i frutti del loro lavoro e dandomi tanti suggerimenti preziosi per migliorare il manuale. Continuate a raccontarmi le vostre esperienze!

Continua la lettura su: https://www.didatticarte.it/Blog/?p=25665 Autore del post: DidatticArte didattica Fonte: http://www.didatticarte.it/Blog/

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