Assegno unico: le istruzioni per la dichiarazione dei redditi 2023

All’interno della dichiarazione dei redditi 2023 fra le varie novità farà il suo ingresso anche l’Assegno unico, entrato in vigore nel mese di marzo 2022. A Gennaio e a febbraio, invece, erano ancora attivi gli assegni familiari e le detrazioni per i figli a carico. Dal punto di vista del modello 730 ciò significa che bisognerà effettuare un doppio calcolo.

Assegno unico e dichiarazione dei redditi 2023

Come precedentemente anticipato, la dichiarazione dei redditi 2023 assorbirà tutte le novità introdotte nell’anno d’imposta 2022 per chi ha figli a carico. Per questo motivo, nel modello 730 di quest’anno saranno presenti due colonne: la prima in riferimento ai mesi di gennaio e febbraio 2022 e la seconda al periodo a partire dal 1° marzo 2022. Data in cui è entrato in vigore l’assegno unico. Il contributo erogato dall’Inps alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni di età e senza alcun limite anagrafico nel caso di figli disabili. Con il suo avvento, esso ha di fatto sostituito gli assegni per il nucleo familiare, il premio alla nascita, l’assegno per i nuclei con tre figli minorenni e le detrazioni per i figli a carico sotto i 21 anni. Tutte misure che invece erano ancora presenti all’inizio dell’anno scorso.

Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Alla luce di quanto detto finora è chiaro, quindi, che all’interno della dichiarazione dei redditi 2023 per capire l’imposta dovuta bisognerà svolgere un doppio calcolo. Il primo riferito ai mesi di gennaio e febbraio 2022 ed il secondo a partire dal 1° marzo 2022. Per questo motivo, nel modello 730/2023 saranno presenti due colonne:

  • colonna 9: si dovrà usare per rappresentare la situazione dei figli a carico per i mesi di gennaio e febbraio, tenendo conto solo del reddito degli stessi;
  • colonna 10: riguarda il periodo compreso tra marzo e dicembre ed andrà compilata solo se in quei mesi dell’anno il figlio abbia avuto 21 anni o più.

L’Agenzia delle Entrate rammenta inoltre di compilare il prospetto con i dati dei figli nati dopo il 28 febbraio 2022 al fine di poter usufruire delle altre agevolazioni previste per i figli a carico. Si ricorda, infine, che anche l’ulteriore detrazione per famiglie numerose, cioè quelle con almeno quattro figli a carico (ora non più in vigore), si potrà applicare fino al 28 febbraio 2022.

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Importanti novità sulla busta paga di marzo 2022 da NoiPA

IMPORTANTI NOVITA’ SULLA BUSTA PAGA DI MARZO 2022
Effetti in busta paga dal 1 marzo 2022 per l’applicazione della riforma fiscale, introdotta con la Legge di Bilancio 2022 e l’Assegno Unico e Universale.

Legge n. 234 del 30 dicembre 2021 (Legge di Bilancio 2022) ha introdotto importanti novità fiscali e previdenziali.
Riforma fiscale
Dal 1° gennaio 2022 cambieranno le fasce IRPEF, le tariffe applicate e il calcolo delle trattenute per i dipendenti. Di seguito i dettagli delle modifiche introdotte.
1.Revisione dell’IRPEF

Per redditi da 15.000 a 28.000 euro l’aliquota d’imposta è ridotta dal 27% al 25%;
Per redditi fino a 50.000 euro, l’aliquota del 38% è ridotta al 35%;
Scompare la precedente aliquota del 41%, in quanto oltre i 50.000 euro esiste una sola aliquota del 43%.

2. Rimodulazione delle detrazioniCambia anche il sistema di calcolo delle detrazioni per i dipendenti. Viene infatti estesa la prima soglia di reddito a cui si applica la detrazione, passando da 8.000 a 15.000 euro. Per la seconda soglia di reddito, che va da 15.000 a 28.000 euro, la misura della componente fissa della detrazione passa da 978 a 1.910 euro e cambia la modalità di calcolo della componente variabile, che è pari a 1.190 euro per un reddito di 15.000 euro e che decresce, all’aumentare del reddito, fino ad annullarsi quando raggiunge i 28.000 euro. La terza ed ultima soglia di reddito per la quale è dovuta la detrazione viene abbassata da 55.000 a 50.000 euro; tuttavia la detrazione massima per tale reddito va da 978 a 1.910 euro.In particolare tale detrazione ammonta a 1.910 euro per reddito pari a 28.000 euro e decresce fino ad annullarsi alla soglia dei 50.000 euro. Infine, per le fasce di reddito comprese tra 25.000 e 35.000, è prevista una maggiorazione di 65 euro per la detrazione applicabile.

3. Rimodulazione del trattamento integrativo ed abolizione dell’ulteriore detrazioneRispetto alla vecchia disciplina, la revisione delle aliquote e il calcolo delle trattenute sul rapporto di lavoro, prevede un miglioramento del trattamento.
Per i redditi annui fino a 15.000 euro, l’indennità integrativa continuerà a essere corrisposta dal sostituto d’imposta sulla cedola del salario. Per i redditi fino a 28.000 euro tale beneficio può essere riconosciuto in sede di dichiarazione dei redditi, solo in presenza di specifici presupposti della norma.
Parimenti, la rimodulazione positiva del calcolo dei parametri fiscali anche per i redditi superiori a 28.000 euro ha compensato l’abolizione della detrazione aggiuntiva precedentemente prevista per i redditi da 28.000 a 40.000 euro, che quindi non è più dovuta dal 1° gennaio 2022.

Concessioni contributive
La Legge di Bilancio 2022 prevede uno sgravio contributivo per i dipendenti con stipendi previdenziali imponibili fino a 35.000 euro annui (2.692 euro lordi mensili) di 0,8 punti percentuali, per il solo anno 2022. Normalmente si attendono le istruzioni operative dell’INPS.
Controllo singolo e universale
Al fine di riorganizzare, semplificare e rafforzare le misure a sostegno delle famiglie con figli, il decreto legislativo 29 dicembre 2021 n. 230, in attuazione della legge n. 46 del 2021, è stato istituito l’Assegno Unico e Universale , che abroga le norme relative alle detrazioni fiscali per i figli a carico fino a 21 anni di età (art. 12, comma 1, lett. c) e comma 1-bis del TUIR) e quelle che prevedere l’assegno per nucleo familiare (art. 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito dalla legge 13 maggio 1988, n. 153).
A partire dalla retribuzione di marzo 2022 gli assegni al nucleo familiare per le famiglie con figli saranno sostituiti con l’erogazione da parte dell’INPSdell’Assegno Unico e Universale, previa richiesta da inoltrare direttamente all’Istituto di Previdenza Sociale, al seguente link: https://www.inps.it/prestazioni-servizi/assegno-unico-e-universale-per-i- figli-a-carico . Resta valido il termine di 5 anni per la richiesta al nucleo familiare di eventuali arretrati degli assegni, per le famiglie con figli in scadenza fino al 28 febbraio 2022, che possono essere versati in busta paga.
Gli assegni per le famiglie senza figli continueranno ad essere corrisposti in bollettino da NoiPA.Anche a partire dallo stipendio di marzo 2022 le detrazioni fiscali verranno automaticamente riconosciute dal 1 marzo solo ai ragazzi con 21 anni di età entro il 31 marzo 2022 , se già presenti nella banca dati NoiPA.

I soggetti in amministrazione con figli (a carico fiscale) che compiranno 21 anni dopo il 31 marzo 2022 , dovranno presentare una nuova domanda di detrazioni:

Dal 4 marzo 2022 sarà possibile utilizzare il self-service NoiPA “Gestione detrazioni familiari a carico” al seguente link: https://noipa.mef.gov.it/group/mypa/detrazioni-familiari-a- carico . Ricordiamo che la domanda di detrazioni sostituisce, a partire dal mese di inizio prescelto, i dati dei familiari a carico presenti nella banca dati NoiPA. Pertanto, dalla data prescelta, i dati e le percentuali dei familiari a carico devono essere nuovamente comunicati.
Invia il modello cartaceo al tuo ufficio responsabile dell’elaborazione delle buste paga. L’amministratore deve altresì comunicare, se ne ha diritto, i dati anagrafici e il codice fiscale del coniuge e/o degli altri familiari a carico.

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