Gite scolastiche, il ‘contributo volontario’ può incidere sulla quota di partecipazione?

In merito alla quota di partecipazione alle gite scolastiche, un quesito giunto alla redazione offre lo spunto per rispondere ad una questione che, talvolta, si può riscontrare in relazione al pagamento del cosiddetto ‘contributo volontario‘. 

Versamento contributo volontario e quota di partecipazione alle gite scolastiche: l’avvocato risponde

L’Avvocato Salvatore Braghini ha risposto a un quesito posto da una nostra gentilissima lettrice e giunto in questi giorni in redazione. ‘Buongiorno, è corretto – scrive la lettrice – che una scuola decida di far pagare 100 euro in più per la gita scolastica all’estero solo agli studenti che non hanno versato il contributo volontario ad inizio anno (che oltretutto era di 70 euro)? Dato che si tratta di un contributo ‘volontario’ e non obbligatorio, è possibile contestare questa decisione? Grazie per la risposta’.

La risposta dell’Avvocato Salvatore Braghini

‘Ritengo che non sia affatto opportuno e finanche non legittimo’ – ha risposto così l’Avvocato Salvatore Braghini del Foro di Avezzano, esperto in diritto del lavoro e in particolare nel settore del diritto scolastico. ‘Infatti, il contributo volontario non è destinato a coprire una frazione dell’importo che la scuola ha negoziato con un’agenzia viaggi per un viaggio d’istruzione tramite una gara.

Invero, ogni studente/famiglia dovrà pagare, senza alcuna distinzione e differenziazione, la somma (più vantaggiosa) che l’agenzia richiede pro capite, accettata dall’istituzione scolastica e, quindi, proposta alle famiglie.

Le dazioni a titolo di contributo volontario servono, invece, per creare un cespite supplementare cui l’Istituto può attingere per le esigenze della scuola (afferenti alla didattica) senza che sia più possibile stabilire una corrispondenza della singola quota donata alla scuola con lo studente che l’ha versata, soprattutto al fine di determinare modalità di accesso differenziato ad opportunità didattiche (come sono i viaggi d’istruzione) deliberate dal Consiglio di Classe.
Avv. Salvatore Braghini

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