Salvini: “Faccio fatica a capire la scheda di mia figlia”. Il pedagogista Corsini: “Alle volte le famiglie sono un po’ disattente”
Fanno discutere le parole del ministro Matteo Salvini sulla valutazione degli alunni della primaria.
“Per capire cosa vogliono dire le parole usate nella scheda – ha detto in sintesi Salvini – ci vuole una laurea. Ma allora non sarebbe meglio tornare ai voti con i numeri?”
“Non so come sia andata la faccenda nella scuola del figlio di Salvini – commenta il pedagogista Cristiano Corsini, docente all’università di Roma Tre – posso solo dire che non sempre le famiglie seguono con attenzione l’evoluzione degli apprendimenti dei figli e non so, magari può succedere che questa distrazione renda incomprensibile una scheda”.
“A me – prosegue Corsini – risulta che ci sono scuole e docenti che da mesi hanno comunicato alle famiglie le proprie scelte valutative spiegando sin dall’inizio quali obiettivi avrebbero valutato, chiarendo come avrebbero documentato in itinere i processi di alunne e alunni e fornendo indicazioni su come