Sull’occupazione del liceo Boccioni di Milano

Gli studenti del Liceo Artistico Boccioni di Milano hanno occupato la scuola emettendo un comunicato che è quanto di più conformista e piatto si possa immaginare e depone molto a loro sfavore, tranne che per le sacrosante richieste di ristrutturazione dell’edificio che, come i 2/3 delle scuole italiane, cade in pezzi e per la lotta all’orrenda idea del PCTO.

Il conformismo comincia quando si dichiarano non studenti e studentesse ma student*, in ossequio al conformismo polItically correct che non vuole più la presenza NATURALE di uomini e donne (qualunque sia il loro orientamento sessuale) ma di GENDER; va di moda negare l’identità sessuale ma si definiscono “generazione ribelle” (ma de che?); poi, testualmente, il comunicato dichiara che gli studenti/esse, pardon student* vogliono analizzare le condizioni che hanno portato la nostra scuola come le altre al collasso, per raccogliere i pezzi e ricostruire una scuola distrutta a misura

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