Sostegno agli alunni con il robot umanoide: esperimento riuscito a Genova. Valditara: è rivoluzione, ma il docente resta fondamentale
Il sostegno agli alunni può arrivare anche dalla robotica: a sostenerlo, con un progetto sperimentale avviato per superare le difficoltà di integrazione di due bambini ucraini, è il professor Carmine Recchiuto che assieme al collega Antonio Sgorbissa e a un gruppo di giovani colleghi del Dibris – il dipartimento di Informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi dell’ateneo genovese –, ha creato “Pepper“: si tratta, scrive Il Secolo XIX, di un robot umanoide in grado di adeguare il proprio comportamento alla persona che ha davanti a sé.
La creazione del robot
Il robot è stato realizzato dall’azienda franco-giapponese Softbank: a dotare la “macchina” di una sorta di intelligenza artificiale sono stati i ricercatori dei laboratori del Dibris, nell’ambito del progetto di intelligenza artificiale Caresses.
L’utilizzo iniziale di “Popper” non era scolastico: il robot originario franco-giapponese ha fatto compagnia agli anziani ospiti delle case di cura Advinia HealthCare,