Formare i nativi digitali: la ridefinizione del mandato affidato ai docenti
Tra i problemi che affollano lo scenario scolastico spicca quello della formazione dei nativi digitali. La strategia governativa mira all’ammodernamento dei laboratori, con un investimento di 1.725 miliardi, a completamento del Piano Nazionale per la corrispondente formazione dei docenti.
L’attenzione è puntata sull’emittente del messaggio educativo, mentre sono trascurate le peculiarità del destinatario; è dimenticato il principio: “Per comunicare in modo efficace, occorre prendere in considerazione il punto di vista, le necessità e lo stato d’animo dell’interlocutore”.
La distanza che nelle aule scolastiche separa l’intenzionalità dell’emittente dalle attese del ricevente è enfatizzata in un’affermazione di Uto Ughi, violinista di fama mondiale: “I Maneskin sono un insulto alla cultura e all’arte”. L’artista rappresenta la tradizione mentre il sentire dei giovani risalta nella musica.
Per superare tali separazioni si scandaglierà ora il mondo giovanile: s’individueranno alcuni aspetti sensibili per vincolare la progettazione dei processi d’apprendimento.
Iniziamo dalla predominanza delle
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