Studentesse avvelenate in Iran, arrestate 100 persone ma forse è una “copertura”

Donne afghane in un negozio che vende burqa

Sarebbero 100 le persone responsabili dei diversi episodi di avvelenamento, tramite inalazione di gas tossico a scuola, delle studentesse, avvenuti in Iran a partire da novembre in varie scuole del Paese per far chiudere gli istituti femminili e impedire loro l’istruzione: le studentesse, si parla di circa 5 mila casi, erano state avvelenate in alcuni dormitori loro dedicati a Teheran, Isfahan, Orumiyeh, Tabriz, Karaj e Mashhad. Adesso, l’annuncio che i presunti autori sono stati arrestati e accusati anche da Teheran di avere legami con gruppi “ostili”.

Gli arresti

Gli arresti arrivano dopo che nelle scorse settimane molte famiglie delle studentesse hanno inscenato proteste davanti all’ufficio del governatore a Qom per chiedere di fare luce sulla vicenda e garantire la sicurezza delle loro figlie: i casi però sono proseguiti.

Il procuratore generale nei giorni scorsi ha ordinato un’indagine giudiziaria sugli incidenti e il

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