Afghanistan, l’esclusione delle donne dalle attività didattiche prepara uno scontro e una crisi sociale. Il caso
La recente e discussa, visto il complesso e polivalente ruolo dell’Occidente in Medio Oriente, presa di potere da parte delle forze talebane in Afghanistan, ha permesso la stringente applicazione delle norme e della morale islamica all’interno non solo di mere istituzioni pubbliche – nonostante le iniziali promesse rivolte alle autorità internazionali – ma anche di private, come attività commerciali, negozi, scuole religiose e non, centro di un paese democratico sino, oramai, ad un quarantennio fa.
La breve compagine socialista, tra luci ed ombre, di Khan aveva garantito, tra lo sviluppo economico e culturale in chiave di lotta serrata al terrorismo di matrice islamica, un chiaro inserimento delle donne nella società, a partire da scuole ed università con un fine di renderne medesimi gli obiettivi e le opportunità in campo accademico e professionale. Il ritorno ad uno stato islamico e l’abbandono definitivo dell’approccio laico rappresentano un inferno
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