Va bene l’apertura del ministero dell’Istruzione e del Merito ad oltre 11mila precari con titoli abilitanti e di specializzazione acquisiti all’estero, frutto dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e delle centinaia di ordinanze del TAR Lazio che negli scorsi mesi hanno obbligato l’amministrazione a valutare tempestivamente le richieste e a nominare un commissario ad Acta.
La possibile modifica dell’Ordinanza ministeriale sulle GPS è un atto dovuto per uno Stato membro dell’Unione e quindi occorre intervenire rapidamente su questo e su altri provvedimenti per evitare l’ennesima guerra tra precari, che qualcuno sta già fomentando.
La sentenza del Consiglio di Stato
È stata depositata la prima delle sentenze del Consiglio di Stato in Adunanza plenaria che, dopo l’udienza del 16 novembre 2022, doveva pronunciarsi sulla vicenda del riconoscimento in Italia dei titoli di abilitazione e specializzazione conseguiti in un Paese all’estero, in particolare in Bulgaria, dopo il mancato via libera del ministero dell’Istruzione poiché non sarebbe stato dimostrato l’esercizio della professione per almeno 12 mesi.
Per il Consiglio di Stato, che ha fatto riferimento alla direttiva 2005/36/CE, recepita in Italia con il decreto legislativo, n. 206/2007, il sistema generale di riconoscimento delle qualifiche professionali acquisite in ciascun Paese membro dell’Unione europea diventa funzionale alla circolazione in ambito sovranazionale dei lavoratori e dei servizi.
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