Il videogioco è cultura, diventi materia di studio a scuola: la sottosegretaria Borgonzoni (Lega) promuove gaming e audiovisivo (come il M5s)
“I videogiochi sono cultura“: a dirlo è stata la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, nel commentare il nuovo rapporto sui videogiochi in Italia, una sorta di fotografia del settore, che è arrivata a contare 14,2 milioni di appassionati, con un’età media di 29,8 anni, per un giro d’affari complessivo pari a 2,2 miliardi di euro. Si tratta di un’industria sempre più cruciale che va ben oltre l’aspetto videoludico e che guarda ora all’utilizzo anche a scuola: l’evoluzione, del resto, è palpabile se si pensa che il mondo delle start up che opera nei videogiochi si tasforma sempre più spesso in piccole e medie imprese.
Più spazio a scuola, come nei musei…
La sottosegretaria Lucia Borgonzoni ha anche detto che non siamo fermi alle buone intenzioni, ma di essere già al lavoro con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per implementare i videogiochi nelle aule italiane.
“È stato difficilissimo – ha
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