La preside antimafia, la scuola e l’educazione alla legalità
Ha suscitato non poco clamore la triste e rocambolesca vicenda della preside siciliana, famosa per essere uno dei simboli dell’antimafia e per questo anche insignita della Croce di Cavaliere della Repubblica.
Non solo perché la governance delle scuole non dovrebbe, per la sua naturale vocazione, essere sottoposta a tali vicende e scandali, ma anche e soprattutto perché questa volta ad essere incriminato è proprio chi della legalità e della trasparenza dovrebbe essere il garante e l’esempio per tutta la comunità educante. A ciò si aggiunga anche il fatto che l’entità dei furti (televisioni, tonno, computer…) denota una miseria ancora più colpevole e riprovevole, diciamo. Non molto tempo fa l’ARAN ha denunciato, infatti, la necessità della rotazione dei dirigenti scolastici, dispositivo indispensabile per garantire la pubblica amministrazione dai fenomeni di corruzione e dall’instaurazione di veri propri feudi. Chi ricopre ruoli amministrativi dirigenziali o apicali non può farlo alla
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