Preside arrestata, il 27 aprile interrogatorio di garanzia: indagati prof e collaboratori scolastici, carabinieri a caccia di prove su mala gestione dei fondi Ue
Per avere i primi riscontri giudiziari sulla vicenda di corruzione e peculato che ha coinvolto Daniela Lo Verde, la preside della scuola Falcone dello Zen di Palermo, con 12 indagati complessivi, bisognerà attendere alcuni giorni: per via del lungo Ponte del 25 aprile, l’interrogatorio di garanzia, davanti al gip, della dirigente scolastica, del vicepreside e della dipendente del negozio di elettronica (che sembra fosse diventato l’unico fornitore della scuola, poiché si aggiravano le “gare” sui preventivi previste per legge), è stato fissato per giovedì prossimo, 27 aprile.
I tre sono stati posti agli arresti domiciliari ieri, 21 aprile, e a questo punto l’esito del loro interrogatorio diventa rilevante ai fini della prosecuzione dell’iter giudiziario. Al centro delle accuse, oltre all’appropriazione dei beni scolastici, anche alimentari e tablet, c’è la pessima gestione dei progetti europei per migliorare la didattica e ridurre le possibilità di abbandono scolastico particolarmente alte
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