D’Aprile: la contrazione delle scuole ricade su personale e alunni. Scelta poco lungimirante.

Logiche di finanza pubblica manovrano le scelte della scuola. In otto anni, dal 2024, si taglieranno oltre 500 scuole. Sicurezza, didattica, laboratori e servizi in crisi.
Le riduzioni in atto sono parte di un pacchetto di misure previste in Finanziaria che andranno a tagliare in otto anni oltre 500 scuole: una perdita netta in termini di figure professionali amministrative e tecniche.
Scegliere di ridurre il numero di scuole piuttosto che ridurre il numero di alunni per classe è una logica non condivisibile e dimostra la poca lungimiranza del Ministero – queste le parole di Giuseppe D’Aprile durante il Consiglio regionale della Uil Scuola Rua Sicilia in corso questa mattina a Enna.
La scelta di misure congiunturali, invece che strutturali, non risolve le criticità derivanti dalla carenza di organico: a partire dalla sicurezza degli alunni alla gestione degli adempimenti di segreteria (sempre più articolati e complessi che vanno ben oltre i limiti
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