Abbandono scolastico e dispersione, malattia cronica del nostro sistema, ma in tanti lasciano per problemi familiari

Le diverse riforme che hanno investito il sistema scolastico negli ultimi decenni hanno modificato parecchio il vecchio “impianto gentiliano” moltiplicando i percorsi secondari e accrescendo in modo significativo l’offerta.
Nonostante ciò, l’istruzione non è ancora diventata un meccanismo di affermazione sociale, anzi si presenta sempre più come uno strumento che serve a ratificare e a consolidare la stratificazione sociale.

Su questo tema sono intervenuti di recente sulla testata Lavoce.info Emmanuele Crispolti ed Emiliano Mandrone, due ricercatori esperti di politiche dei sistemi formativi.

Il problema principale del nostro sistema scolastico, sostengono in sintesi i due studiosi, è soprattutto quello dell’abbandono scolastico.
Alla domanda “ma perché si lascia la scuola?” Crispolti e Mandrone danno una risposta chiara: “Da un lato, abbiamo la mancata iscrizione a un corso di istruzione superiore e dall’altro l’abbandono di un percorso formativo avviato. Nonostante un progressivo innalzamento del livello di scolarizzazione della popolazione, il fenomeno dell’abbandono

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