Il Pcto cambia faccia, i presidi temono che le aziende non si adeguino mentre gli studenti non vogliono più giovani in catena produttiva
Come è stata accolta dal mondo della scuola la nuova alternanza scuola-lavoro, o meglio il Pcto, rivista e corretta dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara? Piuttosto bene dai presidi, decisamente male dagli studenti.
Le novità del nuovo Pcto
Sotto la “lente” sono finite le novità introdotte il 1° maggio con il decreto lavoro, che impone all’azienda ospitante il documento di valutazione dei rischi, con una sezione specifica che indicherà le misure di prevenzione e i dispositivi di protezione per i ragazzi.
Inoltre, l’integrazione al documento sarà fornita alla scuola e allegata alla Convenzione stipulata tra l’istituto e l’impresa; si istituisce la figura del docente coordinatore di progettazione, che sarà individuato dalla scuola; si chiedono ulteriori requisiti – per il Registro per l’alternanza scuola-lavoro presso le camere di commercio – che devono possedere le imprese ospitanti i PCTO per evitare il coinvolgimento di aziende non qualificate;