Gite scolastiche, troppi pullman in panne: caro prezzi e inflazione mettono a repentaglio la sicurezza delle scolaresche in viaggio?
Il numero delle gite scolastiche e dei viaggi d’istruzione risulta in deciso decremento. Dopo il Covid, quello che si accinge a concludersi doveva essere l’anno scolastico del rilancio. Ma non è andata così. Tra i motivi che hanno contrastate le partenze, soprattutto all’estero, c’è il drastico taglio della diaria automatica da assegnare ai docenti, a cui si è aggiunto, più di recente, il caro viaggi e alberghi (qualche anno fa con 800 euro si andava negli Stati Uniti, oggi si rimane in Europa), ma anche le difficoltà economiche delle famiglie.
Inflazione e caro vita fanno tagliare un po’ tutto
A causa del caro prezzi e dell’inflazione a doppia cifra, ormai mediamente il viaggio-tipo prescelto dalle scuole (anche superiori) è quello della meta nazionale, dove pernottare non più di tre-quattro volte, da raggiungere in treno (usufruendo di maxi-sconti comitiva) e andando a dormire in alberghi a poche stelle