Scuola senza voti, una dirigente: “Dare un quattro non è necessario, meglio motivare a imparare e insegnare problem solving”
Da mesi si parla della possibilità di eliminare i voti dal sistema scolastico, ipotesi che molti, tra esperti e studenti auspicano diventi realtà per basare la scuola sull’amore per l’apprendimento e la cultura e non sulla smania di ottenere buoni risultati e rispondere alle aspettative degli “adulti”.
A Il Corriere della Sera ha detto la sua sull’argomento la dirigente scolastica Antonella Accardi Benedettini, attuale preside del liceo artistico Passoni di Torino, di cui discuterà al convegno dal titolo “La scuola che vorrei” che ha organizzato per il prossimo sabato 6 maggio.
“Una scuola senza voti non è un sogno, ma un’esperienza già realizzata. Oggi è necessario ripensare l’intero modello pedagogico: un’esigenza di cambiamento sentita dai ragazzi, ma anche da molti docenti”, ha esordito. “Una scuola che riesce a motivare e ad appassionare non ne ha bisogno. Sono queste le due parole chiave: motivazione e