Il fiore della vita

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Per i più piccoli ecco una scheda con una piccola poesia.

I bambini potranno scegliere le tecniche che preferiscono per colorare o decorare il fiore per la mamma. Potranno usare dei pastelli o dei fogli di carta velina colorata e fare delle palline da incollare. Siate creativi e buon divertimento!

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Lavoretti per l’Estate: Gelato con la carta velina

Con l’arrivo dell’estate, i genitori sono costantemente alla ricerca di modi divertenti e creativi per intrattenere i loro bambini. Un’attività perfetta che combina creatività e divertimento è la creazione di gelati con la carta velina. Questo lavoretto estivo è un’ottima opportunità per i bambini di esprimere la loro creatività e di impegnarsi in un’attività pratica e stimolante.
Creare gelati con la carta velina è un’idea versatile che può essere adattata a diverse età e abilità. Dai bambini in età prescolare ai più grandi, tutti possono partecipare a questa attività divertente che porta un po’ di freschezza estiva direttamente nella vostra casa. Continuate a leggere per scoprire come fare gelati con la carta velina e come rendere questa estate indimenticabile per voi e i vostri bambini.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF il file “Lavoretti per l’Estate: Gelato con la carta velina“.
Indice

Gelati con la Carta Velina – Materiali Necessari
Per realizzare gelati con la carta velina avrete bisogno dei seguenti materiali:

Carta velina colorata (nei colori dei gusti di gelato desiderati)
Bastoncini di legno per gelato
Colla
Forbici
Decorazioni opzionali come brillantini, glitter o sticker

Come Realizzare Gelati con la Carta Velina

Preparare il Cono: Tagliate dei rettangoli di carta velina e piegateli a forma di cono per formare il corpo del gelato. Assicuratevi di incollare i bordi per tenerli fermi.
Riempire il Cono: Riempite il cono di carta con palline di carta velina arrotolata per simulare il gelato. Potete scegliere diversi colori e strati per creare un aspetto realistico.
Aggiungere il Bastoncino: Inserite un bastoncino di legno nella parte inferiore del cono per farlo assomigliare a un vero gelato su stecco. Assicuratevi che sia ben fissato con la colla.
Personalizzare: Ora è il momento di personalizzare i vostri gelati con decorazioni aggiuntive come brillantini, glitter o sticker. Lasciate che i bambini usino la loro immaginazione per rendere i loro gelati unici e speciali.

Vantaggi dei Lavoretti con la Carta Velina per Bambini
Fare gelati con la carta velina offre una serie di vantaggi per i bambini, tra cui:

Sviluppo della creatività e dell’immaginazione
Miglioramento delle abilità motorie fini attraverso il taglio e l’incollaggio
Opportunità per l’apprendimento dei colori e delle forme
Esperienza pratica e divertente che coinvolge tutti i sensi

Consigli Utili

Assicuratevi di avere tutti i materiali necessari prima di iniziare l’attività per evitare interruzioni.
Incoraggiate i bambini a esplorare e sperimentare con diversi colori e decorazioni per stimolare la loro creatività.
Organizzate una “mostra” dei gelati con la carta velina una volta completati, dove i bambini possono esporre le loro opere d’arte e condividerle con la famiglia e gli amici.

Con questi semplici passaggi e suggerimenti, fare gelati con la carta velina diventerà presto una delle vostre attività estive preferite. Godetevi il tempo di qualità con i vostri bambini e create ricordi duraturi mentre esplorate insieme il mondo della creatività e dell’immaginazione. Buon divertimento!

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF il file “Lavoretti per l’Estate: Gelato con la carta velina“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Domande Frequenti su ‘Lavoretti per l’Estate: Gelato con la carta velina’

Qual è il materiale necessario per realizzare il gelato con la carta velina?
Per realizzare il gelato con la carta velina avrete bisogno di carta velina colorata (preferibilmente nei colori dei gusti di gelato desiderati), bastoncini di legno per gelato, colla, forbici e eventualmente glitter o altri decorazioni per personalizzare i vostri gelati.

Come si realizza il gelato con la carta velina?
Per realizzare il gelato con la carta velina, tagliate dei rettangoli di carta velina e piegateli a forma di cono per formare il corpo del gelato. Incollate i bordi per tenerli fermi. Poi, riempite il cono di carta con palline di carta velina arrotolata per simulare il gelato. Infine, inserite un bastoncino di legno nella parte inferiore per farlo assomigliare a un vero gelato su stecco.

Quali sono i vantaggi di fare questo lavoretto estivo con i bambini?
Fare il gelato con la carta velina è un’attività creativa e divertente che coinvolge i bambini nella realizzazione di un progetto artistico. Promuove la loro coordinazione occhio-mano, la creatività e la fantasia. Inoltre, è un’opportunità per insegnare loro concetti di colori, forme e manipolazione dei materiali in modo educativo e divertente.

Ci sono varianti o modi per personalizzare i gelati con la carta velina?
Assolutamente! Potete personalizzare i gelati con la carta velina aggiungendo glitter, brillantini, strass o altri decorazioni per renderli ancora più accattivanti e divertenti. Potete anche sperimentare con diversi colori di carta velina per creare una varietà di gusti di gelato.

Questo lavoretto richiede la supervisione di un adulto?
Anche se il lavoretto è abbastanza semplice e sicuro, è sempre consigliabile la supervisione di un adulto, specialmente quando si utilizzano forbici o colla. Assicuratevi che i bambini manipolino i materiali in modo sicuro e che seguano le istruzioni con attenzione.

Posso conservare i gelati con la carta velina una volta completati?
I gelati con la carta velina sono principalmente progetti artistici temporanei e non sono progettati per essere conservati a lungo termine. Tuttavia, potete conservarli in un luogo fresco e asciutto per qualche tempo, ma ricordate che possono essere sensibili all’umidità e alle pieghe.

Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

La forza della poesia.

Gli alunni della scuola secondaria di primo grado, all’interno del progetto lettura d’Istituto, hanno celebrato la Poesia attraverso numerose iniziative: reading letterari, incontri in biblioteca, laboratori creativi di lettura e di scrittura. 

Il 21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 per promuovere la poesia, sia in quanto espressione artistica sia come strumento di dialogo tra culture.

Quattro giorni dopo, il 25 marzo, in Italia si festeggia il Dantedì, la giornata lanciata da Paolo Di Stefano sul “Corriere della Sera” e istituita nel 2020 per celebrare Dante Alighieri.

Due appuntamenti che esortano a prestare attenzione a una forma di scrittura che attraversa la storia dell’umanità e accompagna anche il nostro tempo distratto e sempre di fretta. 

Consapevoli dell’importanza della poesia quale ponte tra emozioni e parole gli alunni dell’I.C. “Antonio Gramsci” hanno dedicato il mese di marzo a celebrare la scrittura in versi.

La poesia abita in ognuno di noi anche se spesso trascuriamo la sua forza e il suo vigore capace di trasformare in voce le cose. 

Numerose le attività alle quali gli alunni hanno potuto partecipare. Nella Biblioteca Scolastica, ad esempio, hanno potuto trovare un’ampia selezione di libri, di albi illustrati, di saggi e di riviste che hanno offerto loro numerosi spunti per parlare di poesia.

I ragazzi hanno sfogliato i libri a loro disposizione, hanno letto le poesie e scelto alcuni versi più significativi che poi hanno trascritto su strisce ricavate dalle pagine di quotidiano.

Infine hanno donato le strisce poetiche agli altri alunni, al personale scolastico ed anche all’esterno della scuola, a parenti ed amici.  

Tra le attività proposte tra gli alunni ha trovato grande favore anche la ricerca della poesia nascosta con il metodo caviardage. 

Il testo proposto questa volta è stato quello della canzone di Martina Attili “Cherofobia” che ha guidato i ragazzi a riflettere sulle proprie paure, anche quella di essere felici. 

Tra i testi selezionati e proposti dalla professoressa Barbara Pedrazzi, referente del progetto lettura d’Istituto, l’albo illustrato Voglio scrivere una poesia di Bernard Friot con le illustrazioni di Arianna Papini ha spinto, invece, a trovare la poesia nelle piccole cose.

Il testo poetico che non affronta grandi temi né vuole trasmettere messaggi impegnati, sceglie di raccontare la poesia della quotidianità, la meraviglia che sta nelle piccole cose e la bellezza dei riferimenti che ogni giorno arricchiscono la nostra vita.

Tutto ciò che ci circonda è poesia, anche un volto come racconta Julie Morstad nell’albo Ogni viso è una poesia. L’autrice ci conduce ad un’esplorazione poetica e insieme giocosa di occhi, nasi, bocche, ciglia, lentiggini e tutti quei segni che rendono unico ogni individuo.

Guardare meglio, questo è l’invito del libro, guardare con più attenzione alla varietà che ci circonda, alla ricchezza delle differenze e delle sfumature emotive che i volti raccontano. “Forse il viso è come una finestra… Mostra quello che abbiamo dentro”, E dietro ognuno dei visi che popolano l’universo si nasconde un segreto, speciale nella sua unicità.

Le attività di poesie a ricalco, invece, che hanno coinvolto e divertito gli alunni hanno preso avvio dalla lettura del libro Canti dell’inizio canti della fine di Bruno Tognolini e Silvia Vecchini, edita da Topipittori con le illustrazioni discrete e perfette di Giulia Orecchia.

Ad ogni apertura l’inizio a sinistra ci regala la lingua ritmata e pregna di Tognolini con il suo tamburo a combustione metrica, e a destra la lingua sciolta e densa di Silvia Vecchini pronta a sorprendere con tagli di verso significanti e significativi.

Quella di Tognolini e Vecchini è come sempre una poesia delle piccole cose che si porta dentro quelle grandi, quelle esistenziali; ogni piccola fine e ogni piccolo inizio sono segno, simbolo e avvertimento ma anche preparazione agli inizi e alle fini più grandi.

In questa giornata, nata proprio con l’intento di promuovere il dialogo interculturale dei popoli, di andare oltre i confini, le lingue e le differenze, non potevamo non dedicare un ricordo ad Alda Merini nata appunto il 21 marzo. 

E proprio nella poesia “Sono nata il ventuno a primavera”, contenuta nella raccolta “Vuoto d’amore” (Einaudi, 1991), la poetessa, o meglio poeta come preferiva essere chiamata, celebra la propria data di nascita ma non solo; sembra concentrare in un breve componimento di soli nove versi tutto il significato della propria esistenza e la capacità di leggere la realtà attraverso la sua poesia.

Concludendo possiamo affermare che la poesia, così come la lettura, non deve rappresentare un evento all’interno della nostra vita ma una presenza quotidiana che è in mezzo a noi non solo il 21 marzo ma ogni giorno e ci aiuta ad ascoltare il suono delle parole. 

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