Natura e tecnologie digitali in Lapponia svedese
ARTICOLO SCRITTO DA: CRISTINA GALLOSTI, AUTRICE SCUOLA OLTRE
Durante la settimana dal 12 al 19 novembre 2022, ho partecipato a un’esperienza di job shadowing presso il Comune di Pitea, nella Lapponia svedese, con il sostegno del programma Erasmus+ K1 dell’Unione Europea, al fine di conoscere l’Outdoor education e le tecnologie digitali utilizzate nelle scuole dell’infanzia svedesi. Durante il mio soggiorno a Pitea, ho visitato sei servizi tra Nidi e Scuole dell’Infanzia.
Nelle Scuole dell’Infanzia svedesi, vengono osservati e applicati i principi pedagogici del curriculum che esplicitano i valori fondamentali e il ruolo educativo di tali istituzioni:
“La Scuola dell’Infanzia fa parte del sistema scolastico e si basa sulla democrazia. La legge sull’istruzione stabilisce che lo scopo dell’istruzione nella scuola materna è garantire che i bambini acquisiscano e sviluppino conoscenze e valori. Dovrebbe promuovere lo sviluppo e l’apprendimento di tutti i bambini e un desiderio di apprendimento che dura tutta la vita. L’educazione dovrebbe anche trasmettere e stabilire il rispetto dei diritti umani e dei valori democratici fondamentali su cui si basa la società svedese.” (Curriculum delle Scuole dell’Infanzia svedesi)
Il primo servizio educativo visitato si chiama “Angens Forskola” ed è composto da quattro sezioni, con cinquantadue bambini e tre insegnanti per sezione. Quello che caratterizza questa scuola rispetto alle altre visitate successivamente è la costante pratica di intersezione proposta durante la giornata, sia tra i gruppi di pari che tra gli adulti che si aiutano reciprocamente.
La “Roknas Forskola” è un polo educativo per età 0-6 anni, composto da tre gruppi misti (da 1 a 6 anni). In questa scuola non sono presenti bambini con bisogni speciali. La scuola è molto grande e strutturata su più sezioni e piani. Le sezioni sono divise per contesti educativi in diverse stanze, con una molteplicità di materiali.
In ogni contesto è presente una strumentazione digitale. Il rapporto numerico in ogni scuola è di un’insegnante per sei o sette bambini. I servizi sono aperti dalle sei del mattino fino all’orario di uscita dei genitori, che avviene al massimo entro le ore 17.00. A novembre, il sole tramonta circa alle 14.30 e la luce alle 13.00 è già crepuscolare.
Gli spazi indoor e le tecnologie digitali.
Gli spazi si presentano strutturati o semi-strutturati e di modeste dimensioni. In ogni contesto di gioco sono presenti diversi strumenti digitali, come per esempio il tablet, con cui i bambini si approcciano sin dal Nido.
Nelle scuole svedesi, ogni insegnante, dal momento dell’assunzione, viene attrezzato con abbigliamento per l’outdoor education e viene messo a disposizione dei bambini un tablet per favorire e stimolare il linguaggio digitale in sinergia con gli altri molteplici linguaggi.
Le tecnologie vengono utilizzate dalle insegnanti per creare dei QR-code attraverso un’applicazione e, insieme alle corrispondenti rappresentazioni fotografiche, vengono esposti su un pannello. I bambini scelgono autonomamente quale video guardare, inquadrando con il tablet il QR-code, per creare ambientazioni e scenari suggestivi proiettati su pareti bianche o su lenzuola.
Sui muri e sulle pareti sono presenti pannelli fonoassorbenti per ridurre i rumori e permettere di sostare piacevolmente in spazi con più voci.
La “green room” è presente in ogni scuola, viene allestita con un tablet fissato su un cavalletto e di fronte viene fissato al muro un grande telo di colore verde. Con l’utilizzo di applicazioni apposite, i bambini possono realizzare video in movimento che vengono “montati” come vere e proprie scenografie cinematografiche. Questa tecnica permette di realizzare cortometraggi divertenti e incredibili.
In tutte le scuole visitate è frequente l’uso degli strumenti digitali. Per esempio, nella scuola “Angens” ci sono dodici tablet, uno per ciascun insegnante. Microscopi digitali sono presenti quasi in ogni stanza, in questo modo i bambini sviluppano anche in autonomia una alta competenza digitale, con consapevolezza dell’utilizzo dello strumento e mettendo in relazione i linguaggi. Il Wi-Fi è presente in ogni scuola, così come lo sono proiettori, tablet, tavoli luminosi, telecamere e fotocamere digitali.
Le attività collaterali svolte sono varie. Le insegnanti girando negli spazi della sezione lasciano i bambini liberi di scegliere e di muoversi in piena autonomia, sono presenze non “ingombranti”, non eccessivamente assillanti sulle attività da far fare ai bambini, sanno esserci nel momento in cui i bambini chiedono il loro aiuto e sostegno, altrimenti rimangono in attenta osservazione a distanza.
I bambini negli spazi possono scegliere di giocare con robot a forma di ape che memorizzano una serie di comandi base e si muovono su percorsi in base ai comandi registrati (Bee-bot), insieme a un’insegnante svolgono percorsi interattivi mentre altri osservano al microscopio delle foglie in piena autonomia, altri ancora in gruppo, insieme a un’altra insegnante, si preparano vestendosi per andare a giocare all’aperto.
I bambini giocano negli spazi mantenendo un tono di voce molto basso e le insegnanti non utilizzano mai toni alti per farsi ascoltare.
Tutto si svolge con estrema naturalezza e semplicità, la giornata a scuola di questi bambini sembra essere vissuta in un ambiente molto familiare, con la libertà di muoversi da uno spazio all’altro, da un gioco all’altro. All’interno delle stanze ci sono divisori interni che non permettono ai bambini di correre perché non ci sono spazi vuoti.
I bambini conoscono molto bene il linguaggio digitale come quello verbale, dei segni, sonoro, grafico.
I cento linguaggi dei bambini.
Per sostenere lo sviluppo del linguaggio verbale si associano i segni e gesti del linguaggio LIS dei sordomuti. Le parole vengono sostenute e ampliate anche con segni e gesti inventati e condivisi all’interno dei servizi svedesi, per creare un linguaggio comune. Questa prassi permette a chi ancora non ha sviluppato il linguaggio verbale, di comunicare e potersi esprimere meglio. L’associazione gesti e parole viene sostenuta anche con bambini di quattro o cinque anni. Viene scelto solo il linguaggio verbale per esprimersi quando i bambini lo hanno acquisito equamente all’interno del gruppo.
Percorsi progettuali e documentazione.
Il progetto educativo è annuale ed è legato ai quattro elementi (terra, acqua, fuoco e aria) sviluppando ipotesi e scoperte.
Nella scuola “Roknas” è presente l’atelier (nato nelle scuole di Reggio Emilia), qui si respira la contaminazione con l’approccio reggiano, il Reggio Approach, tra le librerie sono presenti anche pubblicazioni di Reggio Children.
L’atelier è il luogo privilegiato dei cento linguaggi e considerato luogo di ricerca. In questo ambiente educativo, i bambini possono trovare un ascolto culturalmente sensibile al loro sapere, saper fare, e saper essere.
Per le famiglie si documenta l’essenziale che viene restituito attraverso immagini che scorrono su cornici digitali all’ingresso della scuola e un sito sul quale si accede con una password per vedere il proprio bambino durante le attività. Il rispetto alla privacy è molto importante. Alle famiglie si restituiscono solo le grafiche realizzate durante l’anno scolastico, questa è una scelta condivisa in ogni scuola.
Una quotidianità ricca: lo sviluppo delle autonomie.
Durante il momento del pranzo i bambini si servono autonomamente il pasto, a parte la zuppa che viene somministrata dal personale insegnante.
Il momento del pasto è vissuto con estrema autonomia da parte dei bambini nella scelta delle verdure, che è sempre variegata, e del menù, nel quale è sempre presente l’opzione vegetariana. Le insegnanti si siedono al tavolo insieme ai bambini, mangiano con loro, rendendo questo momento particolarmente educativo e tranquillo.
I bambini non dormono mai a scuola. A Pitea si cena mediamente alle ore 16.30/17.00 e i bambini vanno a dormire alle ore 18.00.
Solo i bambini che frequentano il Nido su richiesta delle famiglie dormono nelle culle ma all’aperto, sotto il portico. Nella cultura svedese, le difese immunitarie dei bambini si rinforzano dormendo all’aperto.
È importante riflettere sulle alte autonomie che i bambini acquisiscono nel pranzare e nel vestirsi da soli, anche quando escono all’aperto, lasciando loro il tempo per imparare a fare da soli.
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